Green pass, Trieste, Porto, attività tornata regolare - QdS

Green pass, Trieste, Porto, attività tornata regolare

redazione web

Green pass, Trieste, Porto, attività tornata regolare

sabato 16 Ottobre 2021

Neanche la manifestazione con cinquemila persone di ieri ha fermato l'attività e oggi solo una trentina di portuali presidia i varchi, ma i camion entrano. Sostanziale flop delle proteste in Italia

A 24 ore di distanza dall’inizio della protesta contro il Green pass i portuali no pass continuano a presidiare il varco 4 dello scalo di Trieste ma lasciano libero l’accesso.

Una trentina di loro, con un centinaio di altri no pass, ha trascorso lì la notte.

Davanti ai tornelli stamani c’è anche Stefano Puzzer, il “capo” della protesta e portavoce del Coordinamento lavoratori portuali Trieste, il quale aveva annunciato un blocco dello scalo marittimo che in realtà non c’è stato. E questo nonostante ieri a Trieste, capitale italiana dei no vax – c’è stato anche un candidato sindaco, Ugo Rossi, che nelle recenti consultazioni è stato votato da migliaia di persone – ci sia stata la maggiore delle manifestazioni di protesta italiane in occasione dell’entrata in vigore dell’obbligatorietà del Green pass per i lavoratori.

Momenti di tensione quando una troupe del Tg3 è stata circondata da numerosi manifestanti e costretta ad allontanarsi inseguita dalle grida “venduti!”.

Oggi gli ormai pochissimi manifestanti non attuano un blocco e dunque vetture e camion (che ieri sono entrati attraverso varchi alternativi) transitano regolarmente entrando in porto senza ostacolo.

Operatività non compromessa, ieri come oggi, anche nel porto di Genova, dove un presidio di lavoratori aveva bloccato dall’alba di ieri le operazioni al varco Etiopia. Stop anche al varco internazionale di San Benigno e al Terminal Traghetti dove i manifestanti hanno fatto passare le persone ma non le merci. Tensione tra i manifestanti quando un automobilista ha urlato: “Aandate a vaccinarvi e guadagnatevi la pagnotta”.

Ad Ancona un centinaio di no vax ha impedito l’accesso al porto causando disagi più alla viabilità che all’operatività dello scalo.

Nessuna criticità di rilievo per pubblica amministrazione ed aziende di là degli degli ingressi scaglionati ai ministeri e qualche fila per la presa in visione del pass.
I dati Inps sui certificati malattia, nel pubblico e nel privato, hanno fatto registrare un aumento del 23,3% rispetto a venerdì scorso.

Piccole proteste si sono svolti davanti ai cancelli di alcune fabbriche.

Sostanzialmente un flop anche le manifestazioni, per fortuna senza violenze. Mille persone a Roma al Circo Massimo, con fischi per giornalisti e sindacati e rose offerte alle forze dell’ordine che con i blindati presidiavano gli accessi all’area.

Al corteo di Bologna – con duemila partecipanti – evidenti le infiltrazioni dell’ultradestra con insulti al megafono contro il premier Mario Draghi, il segretario della Cgil Maurizio Landini e persino contro la senatrice a vita Liliana Segre: “ricopre un seggio che non dovrebbe avere perché porta vergogna alla sua storia: dovrebbe sparire da dove è”.

Poche centinaia di persone nelle proteste di Milano e Torino e alcune decine di persone per quella dei militari dell’Aeronautica promosso dal sindacata Siam davanti i cancelli d’ingresso della base militare italiana di Sigonella.

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