Guerra in Ucraina, ancora nessun trattato di pace e i bombardamenti continuano. In Romania schierati anche militari italiani. La Polonia prepara una richiesta di “missione di pace” della Nato.
Putin ha detto a Scholz che Kiev temporeggia e avanza proposte sempre più irrealistiche alle negoziazioni. Una telefonata che “difficilmente si può definire amichevole”, ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aggiungendo che la conversazione è stata “piuttosto complicata ma comunque professionale”. “Tuttavia”, ha concluso secondo quanto riportano i media internazionali, “c’è ancora bisogno di tali contatti, per lo scambio d’informazioni e la discussione di argomenti delicati relativi all’operazione speciale” in Ucraina.
Intanto il governo polacco si prepara a presentare l’idea di una missione di mantenimento della pace in Ucraina al vertice della Nato e al Consiglio europeo, ha affermato il portavoce del governo polacco Piotr Mueller, citato dall’agenzia Pap e ripreso da Unian.
Mueller ha osservato che questa non è una missione che dovrebbe entrare in conflitto diretto con Mosca. “Deve essere installato in luoghi che non sono attualmente occupati dalla Russia per inviare un chiaro segnale che non siamo d’accordo con i crimini di guerra”, ha detto Mueller.
“Posso confermare che i negoziati continuano, in videoconferenza, e si svolgono più volte al giorno. Ci sono tante informazioni che arrivano, e sembra che ci sia comunque un po’ di confusione in proposito. Io non ho sentito parlare di due settimane” per giungere ad un accordo, “ma posso dire che ci sono dei termini concreti e che questi negoziati giungeranno ad una conclusione. Penso sia necessario che si arrivi ad un incontro tra il presidente Zelensky ed il presidente Putin”.
Lo dice a Buongiorno, su Sky TG24, Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente Zelensky. “Posso dire che la delegazione ucraina, il popolo ucraino – ha aggiunto – è pronto a discutere qualunque questione problematica, ma per noi la priorità è fermare il conflitto. Vogliamo che le truppe russe si ritirino dal nostro territorio, e non accetteremo mai nessun compresso perché ciò corrisponderebbe alla cessazione della nostra indipendenza, sovranità e integrità territoriale. Per noi – ha concluso Yermak – è molto importante mostrare che la Nazione ucraina non si arrenderà mai, e che non darà a nessuno l’opportunità di prendere il nostro territorio, di prendere la nostra libertà, perché questa è nel nostro sangue”.
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha parlato con l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell con cui ha discusso di un nuovo pacchetto di sanzioni da parte dell’Ue. Lo riferisce lo stesso Kuleba su Twitter. “Ho parlato con Borrell. Abbiamo discusso della preparazione del quinto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia. Le pressioni continueranno ad aumentare finché sarà necessario per fermare la barbarie russa. Abbiamo anche discusso della protezione e dell’aiuto per gli ucraini, che sono fuggiti dalle bombe russe in Ue”, ha scritto.
E si attende la telefonata tra il presidente americano Joe Biden e il collega cinese Xi Jinping, (la prima da quando ha avuto inizio l’invasione russa). Nel corso della telefonata di oggi, Joe Biden chiederà a Xi Jinping di usare la sua influenza con il presidente russo Vladimir Putin affinché Mosca “metta fine a questa orribile guerra”, riferisce Bloomberg citando le parole del vice segretario di Stato Usa Wendy Sherman alla Msnbc. A Washington, ha proseguito Sherman, auspicano che la Cina scelga “il lato giusto della Storia”.