Guerra Russia-Ucraina, tregua per evacuare i civili, corridoi umanitari in 5 città - QdS

Guerra Russia-Ucraina, tregua per evacuare i civili, corridoi umanitari in 5 città

Guerra Russia-Ucraina, tregua per evacuare i civili, corridoi umanitari in 5 città

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martedì 08 Marzo 2022

Le città interessate all'evacuazione dei civili saranno Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol ma la maggior parte delle vie di fuga offerte da Mosca sono verso la Russia

La Russia ha dichiarato un “cessate il fuoco” per fornire corridoi umanitari in Ucraina alle 10 ora di Mosca (le 8 in Italia). Secondo funzionari del ministero della Difesa russo le città interessate all’evacuazione dei civili saranno Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol. La maggior parte delle vie di evacuazione offerte da Mosca sono verso la Russia, una condizione precedentemente descritta come inaccettabile dal governo di Kiev, si legge sulla Bbc. Kiev e Mosca hanno raggiunto un accordo per il cessate il fuoco lungo il corridoio umanitario Sumy-Poltava – Nord-est ucraino-, ha confermato il governo ucraino.

“La Russia vuole provocare”

Dalle 9 di Kiev è attivo il corridoio umanitario da Sumy in direzione di Poltava. Lo ha ribadito in un briefing Iryna Vereschurk, Ministro per l’integrazione dei territori occupati, spiegando che l’accordo è stato concordato dal Ministero della difesa russo anche con la Croce rossa. “Tuttavia – ha aggiunto la rappresentante del governo ucraino – abbiamo già informazioni che la Federazione Russa si starebbe preparando a lanciare provocazioni e a non rispettare l’itinerario stabilito”.

Per questo “chiediamo alla Federazione Russa di rispettare gli accordi. Il corridoio è fatto per portare via i civili, tra cui anche gli studenti indiani e cinesi e prevede anche la consegna in zona di medicinali e prodotti alimentari”. Il corridoio umanitario dovrebbe chiudersi alle ore 21 ucraine (le 20 in Italia).

Chiesto confronto Putin-Zelensky

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha chiesto oggi un dialogo diretto tra il presidente Volodymyr Zelensky e il suo omologo russo, Vladimir Putin. “Chiediamo da molto tempo una conversazione diretta tra il presidente dell’Ucraina e Vladimir Putin, perché capiamo tutti che è lui a prendere le decisioni finali, e soprattutto in questo momento”, ha detto alla televisione ucraina . “Il nostro presidente non ha paura di nulla, compreso un incontro con Putin”, ha aggiunto Kuleba. “Se anche Putin non ha paura, venga a questo incontro per discutere”, ha concluso.

Truppe russe avanzano più lentamente

L’esercito ucraino ha affermato questa mattina che “il nemico sta continuando un’operazione offensiva, ma il ritmo di avanzamento delle sue truppe” in Ucraina “è notevolmente rallentato”. Nel 13esimo giorno dell’assalto russo, lo Stato Maggiore delle forze armate ucraine ha affermato che – alle 6 ora locale – le truppe ucraine stavano continuando a difendersi nei settori meridionale, orientale e settentrionale, ma la capitale Kiev e la città settentrionale di Chernihiv erano ancora in mano ucraina. Secondo la stessa fonte, le difese aeree del Paese stavano respingendo con successo missili e attacchi aerei russi. “Gli occupanti sono demoralizzati e ricorrono sempre più spesso al saccheggio e alla violazione delle norme del diritto internazionale umanitario sui conflitti militari”, ha aggiunto lo Stato Maggiore.

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