Hacker, Raffaele Volpi, il Copasir sta vigilando - QdS

Hacker, Raffaele Volpi, il Copasir sta vigilando

redazione web

Hacker, Raffaele Volpi, il Copasir sta vigilando

giovedì 02 Aprile 2020

Per prevenire attacchi ai siti anche istituzionali e per tutelare le banche. Regolamento per il riordino del Dis e il rafforzamento del settore della cyber-sicurezza. Fake news, social pieni disinformazione da account falsi

Nella seduta di ieri “il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ha licenziato il parere, con correlatore il vicepresidente Urso, sullo schema di regolamento che prevede un riordino del Dis, in particolare per il rafforzamento del settore della sicurezza cibernetica”.

Lo afferma Raffaele Volpi, presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), che vigila sui servizi segreti.

La riunione, prosegue Volpi, “è proseguita con l’affidamento al senatore Paolo Arrigoni della relazione sul rapporto semestrale dell’attività dei servizi di Intelligence. Da una prima visione del rapporto il Comitato ha rafforzato la sua percezione di un urgente approfondimento degli aspetti di salvaguardia strategica degli assetti bancari e assicurativi. Il Copasir ha quindi deciso di riprendere immediatamente il ciclo di audizioni relativo al settore e dare comunicazione del calendario appena sarà perfezionato”.

In merito poi ai “denunciati attacchi informatici contro siti istituzionali”, il Comitato ha sensibilizzato il Dis “che ha poi reso infatti puntuale nota informativa relativa alle evidenze in suo possesso e alla continua attività di vigilanza”.

La seduta è proseguita, dice ancora Volpi, “confermando l’utilità di perseguire gli approfondimenti affidati al onorevole Borghi sulle eventuali distorsive campagne informative rivolte verso il Paese”.

“Le particolari circostanze in cui versa il Paese – conclude – vedono il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica quotidianamente attento a tutte le tematiche afferenti alle sue competenze anche attraverso un costante confronto formale ed informale fra i suoi componenti con la comune condivisa missione di contribuire alla sicurezza dell’interesse nazionale è della nostra Italia”.

Fake news, social pieni disinformazione da account falsi

Nei giorni scorsi il Copasir aveva lanciato anche l’allarme sulle fake news destabilizzanti partite da siti russi.

E i social in questi giorni sono pieni di post che diffondono disinformazione sul coronavirus creati dai cosiddetti bot, account falsi in grado di interagire autonomamente.

Lo afferma Ryan Ko,Direttore della Cyber Security della University of Queensland, secondo cui l’hashtag preferito da questi programmi è ovviamente #coronavirus.

“Questi account falsi – scrive sono comuni su Twitter, Facebook e Instagram, e hanno solo un obiettivo, diffondere la paura e le fake news”.

E’ difficile stimare le dimensioni di questa disinformazione, afferma l’esperto, ma per avere un’idea sono stati analizzati i dati del sito Bot Sentinel, che attraverso un’intelligenza artificiale identifica i potenziali bot.

Il 26 marzo il sito ha censito almeno 828 conversazioni iniziate dai bot con l’hashtag #coronavirus, che è risultato quello più infestato in assoluto, 544 con Covid19 (al terzo posto) e 255 con #Coronavirus (al settimo) in 24 ore.

“E’ importante notare – sottolinea l’esperto – che il numero di tweet generati dai bot è significativamente più+ alto, perché la piattaforma riconosce soltanto le parole usate come hashtag, mentre non seleziona tweet che contengono le parole non precedute dal simbolo”.

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