Il Conte bis è nato e giurerà domattina. La squadra dei ministri, nessun vicepremier - QdS

Il Conte bis è nato e giurerà domattina. La squadra dei ministri, nessun vicepremier

Pietro Crisafulli

Il Conte bis è nato e giurerà domattina. La squadra dei ministri, nessun vicepremier

mercoledì 04 Settembre 2019

Il presidente del Consiglio incaricato ha sciolto la riserva, "Forti di un programma che guarda al futuro dedicheremo le nostre migliori energie e la nostra passione a rendere l'Italia migliore nell'interesse di tutti i cittadini". Zingaretti, "Tempo di cambiare l'Italia". Mattarella ringrazia i giornalisti. Un nisseno e una catanese nell'esecutivo. L'ex prefetto (donna) di Milano al posto di Salvini. Delrio, "Ora una nuova legge sull'immigrazione". Gentiloni commissario Ue. Estremamente positiva la reazioni dei mercati, giù lo spread

E’ nato il governo Conte bis.

Il presidente del Consiglio incaricato, infatti, ha sciolto la riserva e domani alle dieci del mattino ci sarà il giuramento dell’esecutivo. Lunedì, sempre alle dieci, poi, si riunirà la conferenza dei capigruppo della Camera per definire i tempi del dibattito sulla fiducia, che dovrebbe iniziare in aula a Montecitorio alle 11.

“Forti di un programma che guarda al futuro – ha detto Conte dopo aver annunciato al Quirinale la lista dei ministri – dedicheremo le nostre migliori energie, le nostre competenze la nostra passione a rendere l’Italia migliore nell’ interesse di tutti i cittadini”.

L’intervento completo di Conte al Quirinale

Zingaretti, “Tempo di cambiare l’Italia”

Soddisfatto il segretario del Pd, Luigi Zingaretti: “Bene questa svolta, ora è tempo di cambiare l’Italia”.

“Il Governo – ha detto – nasce nel Parlamento come il Governo precedente, abbiamo fermato Salvini e il solo annuncio di questa fase sta facendo tornare l’Italia protagonista in Europa. Il calo incredibile dello spread che si è già determinato significa soldi in più nelle tasche degli italiani. Noi siamo stati uniti e responsabili. Ora c’è un programma unico, di tutti, chiaro, e una squadra nuova. Il Governo è di forte cambiamento anche generazionale”.

La soddisfazione di Mattarella che ringrazia i giornalisti

Evidente la soddisfazione del presidente della Repubblica Mattarella, giunto in Sala Stampa dopo che Conte aveva sciolto la riserva.

“Mi tratterrò – ha detto – per pochi istanti. Io sono qui per rivolgere un saluto a tutti voi, non per fare una dichiarazione. Una volta che, in base alle indicazioni di una maggioranza parlamentare si è formato un Governo, la parola compete al Parlamento e al Governo. E questo Governo nei prossimi giorni si presenterà davanti alle Camere per chiedere la Fiducia e presentare il suo programma”.

“Io sono entrato in questa sala stampa – ha aggiunto, rivolto ai giornalisti – soltanto per salutarvi e per ringraziarvi del vostro lavoro, dell’impegno con cui avete informato i nostri concittadini, sperando che il Quirinale vi abbia messo in condizione di farlo senza troppi disagi. Vorrei aggiungere che per me è stato di grande interesse leggere ogni mattina sui giornali stampati oppure on line o ascoltare la sera in tv le cronache o le interpretazioni dei fatti dai diversi punti di vista”.

“Questo confronto tra prospettive differenti, opinioni diverse, diverse valutazioni – ha concluso il Presidente della Repubblica – , è prezioso per me come per chiunque. E ancora una volta sottolinea l’importanza, il valore, della libera stampa. Grazie e buon lavoro”.

Un esecutivo di 21 ministri: dieci pentastellati, nove Pd, uno Leu

Una squadra di 21 persone affiancherà il presidente del Consiglio nel governo M5s-Pd.
Al Movimento 5 stelle vanno dieci ministri, al Partito democratico nove, a Liberi e uguali uno.

Sette le donne del governo, Lamorgese al posto di Salvini

Sono sette le donne, dunque un terzo sul totale: tra le donne il solo profilo tecnico del governo, Luciana Lamorgese, ex prefetto di Milano, sarà ministro dell’Interno al posto di Matteo Salvini.

Nessun vicepremier ma soltanto un sottosegretario

Nessun vicepremier ma un sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il pentastellato Riccardo Fraccaro.

Ma andiamo ai ministeri: all’Economia va l’europarlamentare dem Roberto Gualtieri, il renziano Lorenzo Guerini è il nuovo ministro della Difesa mentre la vice segretaria del Pd Paola De Micheli andrà alle Infrastrutture e alla Cultura Dario Franceschini.

Di Maio finisce al ministero degli Esteri

Agli Esteri il capo politico del M5s Luigi Di Maio e allo Sviluppo economico il capogruppo al Senato Stefano Patuanelli, mentre è stato confermato come ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Nuovo ministro degli Affari europei è il dem napoletano Vincenzo Amendola.

Dal nisseno Peppe Provenzano una speranza per il Sud

Un ruolo fondamentale per il ruolo del Sud, sopratutto per smantellare quel Federalismo fiscale che sta uccidendo il Meridione, sarà un altro esponente del Partito democratico: nuovo ministro del Mezzogiorno è infatti Giuseppe “Peppe” Provenzano, giovanissimo (37 anni) economista proveniente da San Cataldo, nel Nisseno, il quale è stato anche vice direttore dello Svimez, che promuove lo studio delle condizioni economiche del Mezzogiorno. Giornalista pubblicista e autore di diversi libri, dal giugno scorso è membro della Segreteria Nazionale del Pd come responsabile delle politiche del lavoro.

Grillo-Catalfo, avvicendamento tra catanesi

Alla Salute Roberto Speranza, unico esponente di LeU nel governo, ha sostituito la catanese Giulia Grillo, ma il ministero del Lavoro sarà guidato da un’altra catanese Nunzia Catalfo, “madre” del reddito di cittadinanza.

L’Agricoltura è stata affidata alla dem Teresa Bellanova e anche il ministero degli Affari regionali è toccato al Pd, con Francesco Boccia.

Al capogruppo M5s alla Camera, Federico d’Incà, sono affidati i rapporti con il Parlamento e a Lorenzo Fioramonti l’Istruzione.

Tra i pentastellati Fabiana Dadone è il nuovo ministro della Pubblica Amministrazione e Vincenzo Spadafora guiderà il dicastero delle Politiche Giovanili e lo Sport e le Pari opportunità sono andate a Elena Bonetti del Pd.

Il nuovo commissario Ue sarà Paolo Gentiloni.

La reazione dei mercati, giù lo spread

“Abbiamo fatto un ottimo incontro. Abbiamo messo a punto un programma molto serio e condiviso”.

Lo ha detto il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio al termine del tavolo sul programma a palazzo Chigi durato quasi tre ore, spiegando che “al centro del programma ci sono il lavoro e le famiglie.

“Nel programma – ha aggiunto – c’è scritto che serve una nuova legge sulla immigrazione, che superi la logica emergenziale e affronti il problema in modo organico”.

I sindacati, confronto con le parti sociali

Cgil, Cisl e Uil chiedono che il nuovo governo avvii da subito un confronto costruttivo con le parti sociali e, con una forte svolta rispetto al passato, dia risposte alle proposte contenute nella piattaforma unitaria, definita “la stella polare”, che partono da lavoro, fisco e previdenza, in vista della prossima legge di Bilancio e non solo. Questo quanto sostenuto dai segretari generali della Cgil Maurizio Landini, della Cisl Annamaria Furlan e della Uil Carmelo Barbagallo nel corso della segreteria unitaria convocata dopo la pausa estiva.

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