La vicenda dell’aeroporto di Catania sta trascendendo oltre la realtà. Non è più nemmeno una questione catanese, ma tutta siciliana, pirandelliana. Fontanarossa sembra essere diventato il cul de Sac della gestione dell’isola. Le verità non vengono credute, oppure smentite, i comunicati si susseguono, si inseguono, vorticano come dervisci. È tutto assolutamente normale, no non lo è, ma chi lo dice? Il Tg1, ma quelli sono di destra! E che significa? La destra è contro la Sac! E perché? Boh, non si sa. Non lo sai tu! Mio cognato mi ha detto che è tutta una manovra contro Schifani perché è amico di Caio. Ma Caio chi? Come chi! Il compare di Tizio! Ma proprio non sai niente.
Questa è l’isola delle chiacchere, poi ci sono i disagi, quelli veri, quelli dei cittadini, degli operatori turistici, di coloro che si devono muovere per lavoro, sì, per lavoro, a dispetto dei Santi molti lavorano in Sicilia. Tutti parlano di trasporti come ingegneri, quando al limite hanno guidato una Punto. Ma… il treno per Catania? Quello non c’è più. Ma c’è mai stato? Una volta, per un anno, raggiunse il fantastico record di 2 ore e 47 minuti, rispetto alle 4 ore e 30 precedenti. Ma dai! E ora? Ora supera abbondantemente le 3 ore. Ah però! Quasi quasi lo prendo. Non si può! E perché? Perché si ferma a Dittaino. E che ci faccio a Dittaino? Vai all’Outlet no? Così ti “accatti” le Tod’s.
La Sicilia è surreale. Venite turisti, servizi così così, ma avrete tutte le opinioni più disparate. Noi siamo uno, nessuno e centomila, siamo quegli sfigati de “La Patente”, siamo i “Sei personaggi in cerca d’autore”, i “Malavoglia” e i Don Lollo. Fontanarossa sembra diventata la Madre di tutte le chiacchere al vento, di tutte le malelingue, di tutti i fatti e i misfatti. La vicenda si chiuderà presto, tranquilli, a tarallucci e vino, e la ‘nuttata’ passerà. E la colpa? La fotocopiatrice ovvio, che domande! E quindi? Compreremo la carta carbone.
Così è se vi pare.