Il Papa a Davos “Oltre l’economia, l’etica al centro” - QdS

Il Papa a Davos “Oltre l’economia, l’etica al centro”

redazione

Il Papa a Davos “Oltre l’economia, l’etica al centro”

mercoledì 22 Gennaio 2020

Si è aperta ieri in Svizzera la 50esima edizione del World economic Forum

DAVOS – Si è aperta ieri la cinquantesima edizione del World economic Forum nella piccola località sciistica di Davos, in Svizzera. Il summit, che durerà quattro giorni, vede riunirsi, ogni anno nel mese di gennaio, tutte le personalità più importanti a livello politico, economico e sociale. Quest’anno sono state accreditate al forum circa tremila persone provenienti da 117 Paesi.

A governare il summit, fino ad ora, è stato il dibattito sui cambiamenti climatici portato avanti dall’attivista svedese Greta Thunberg che, per l’ennesima volta, si scontra con il presidente statunitense, Donald Trump. Dopo un video che racconta il nuovo attivismo ambientalista dei giovani, Greta ha ripetuto il suo appello: ascoltare la scienza e agire. “Se non trattiamo la crisi reale, non la possiamo risolvere”, ha affermato la giovane attivista. Thunberg, inoltre, citando i dati dell’Ipcc, ha affermato che c’è il 67% di possibilità che la temperatura globale cresca in pochi anni dell’1,5%. “Questa non è un’opinione, questa è la scienza”, ha affermato.

Della stessa opinione della sedicenne svedese sono stati gli altri giovani attivisti presenti al forum, come Salvador Gomez-Colon, portoricano che ha raccolto fondi per accrescere la consapevolezza sul cambiamento climatico dopo l’uragano Maria, il quale ha dichiarato che “La crisi climatica semplicemente c’è. E finché non l’affronteremo, non andremo da nessuna parte”

Manco a farlo a posta, dopo il discorso di Greta, è salito sul palco dell’auditorio di Davos Donald Trump, che con un occhio agli appelli dell’ambientalista svedese è andato all’attacco dei “profeti dell’Apocalisse” che propalano il pessimismo.

Nel suo lungo discorso, il presidente Usa ha rivendicato il successo economico delle sue ricette e la sua politica commerciale, prima di lanciare un affondo anche contro la sinistra radicale. “Abbiamo creato sette milioni di posti lavoro – ha affermato Trump – le proiezioni parlavano di due milioni, abbiamo ottenuto molto di più”. Trump ha sostenuto che la disoccupazione è scesa al 3,5 per cento, “il più basso degli ultimi 20 anni”. Le parole del presidente statunitense hanno toccato pure il delicato rapporto con la Cina. “La relazione tra gli Usa e la Cina – ha dichiarato Trump – è ottima e non è stata mai migliore. La fase due dei negoziati inizierà molto presto”.

Tensioni con Italia e Regno Unito, invece, sono state mostrate dal segretario al tesoro statunitense, Steven Mnuchin, il quale ha annunciato che i dazi americani colpiranno i due Paesi se decideranno di andare avanti con l’imposizione di un’imposta sulle società digitali, che colpirebbe aziende come Alphabet e Facebook.

Presente pure Papa Francesco, anche se non fisicamente, attraverso un messaggio consegnato al cardinale Peter Turkson. “Il World economic forum, in questi anni, – ha dichiarato il Papa – ha fornito un’arena dove la volontà politica e la mutua cooperazione può essere guidata e rafforzata nel superare l’isolazionismo, l’individualismo e la colonizzazione ideologica che tristemente caratterizza troppo il dibattito contemporaneo”.

Inoltre, il Santo Padre ha ricordato ai partecipanti che tutti “siamo membri della stessa famiglia”, sottolineando che da questo discende “l’obbligo morale di prendersi cura l’uno dell’altro, così come il correlativo principio di porre la persona umana, anziché il mero perseguimento del potere o del profitto, al centro della politica pubblica”.

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