Il Papa: “Violenza verbale, facciamo ecologia del cuore” - QdS

Il Papa: “Violenza verbale, facciamo ecologia del cuore”

Patrizia Penna

Il Papa: “Violenza verbale, facciamo ecologia del cuore”

mercoledì 26 Febbraio 2020

Udienza generale questa mattina in Piazza San Pietro, nel mercoledì delle Ceneri, per l'avvio di Quaresima. “Staccate il cellulare e rinunciate a chiacchiere, pettegolezzi e parole inutili”

ROMA – Quaresima “è il tempo per dare del tu al Signore. è il tempo per dedicarsi a una sana ecologia del cuore”. Così Papa Francesco questa mattina nel corso dell’udienza generale in piazza San Pietro nel mercoledì delle Ceneri, avvio di Quaresima. “Viviamo in un ambiente inquinato da troppa violenza verbale, da tante parole offensive e nocive, che la rete amplifica. Oggi si insulta come se si dicesse buona giornata. Siamo sommersi di parole vuote, di pubblicità, di messaggi subdoli”.

Cuore atrofizzato: è un concetto forte quello richiamato da Papa Bergoglio: “Ci siamo abituati a sentire di tutto su tutti e rischiamo di scivolare in una mondanità che ci atrofizza il cuore. E non c’è bypass per guarire questo, solo il silenzio. Fatichiamo a distinguere la voce del Signore che ci parla, la voce della coscienza, del bene. Gesù, chiamandoci nel deserto, ci invita a prestare ascolto a quel che conta, all’importante, all’essenziale”.
L’invito che il Papa ha poi rivolto è al silenzio: “La Quaresima è il tempo propizio per fare spazio alla Parola di Dio. è il tempo per spegnere la televisione e aprire la Bibbia. è il tempo per staccarci dal cellulare e connetterci al Vangelo”.

“Quando ero bambino – ha raccontato Papa – non c’era la televisione ma c’era l’abitudine di non ascoltare la radio per Quaresima: deserto”.
Quaresima “è il tempo per rinunciare a parole inutili, chiacchiere, dicerie, pettegolezzi, e dare del ‘tu’ al Signore”.
All’udienza generale in Piazza San Pietro è spuntata qualche mascherina presidio medico per proteggersi dal virus di origine cinese.
Ma, oltre che ai malati del Coronavirus e agli operatori sanitari che li curano, come pure alle autorità civili e a tutti coloro che si stanno impegnando in questi giorni per fronteggiare l’emergenza sanitaria, Papa Francesco ha rivolto un pensiero ai poveri e agli anziani. Il deserto “è il luogo della solitudine. Anche oggi, vicino a noi, ci sono tanti deserti. Sono le persone sole e abbandonate. Quanti poveri e anziani ci stanno accanto e vivono nel silenzio, senza far clamore, marginalizzati e scartati!”.
Anche se parlare di loro non fa audience, “ il deserto ci conduce a loro, a quanti, messi a tacere, chiedono in silenzio il nostro aiuto. Tanti sguardi silenziosi che chiedono il nostro aiuto. Il cammino nel deserto quaresimale è un cammino di carità verso chi è più debole. Preghiera, digiuno, opere di misericordia: ecco la strada nel deserto quaresimale”.

Il Papa ha rivolto un “pensiero speciale” ai “dipendenti della Compagnia Air Italy”, a conclusione dell’udienza generale, auspicando “che la loro situazione lavorativa possa trovare un’equa soluzione nel rispetto dei diritti di tutti, specialmente delle famiglie”.

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