Migranti, spunta la nuova rotta Turchia-Sicilia, gestita da ucraini - QdS

Migranti, spunta la nuova rotta Turchia-Sicilia, gestita da ucraini

web-mp

Migranti, spunta la nuova rotta Turchia-Sicilia, gestita da ucraini

web-mp |
martedì 19 Ottobre 2021

Sono stati fermati due scafisti, responsabili dello sbarco avvenuti lo scorso 14 ottobre ad Acitrezza. Costringevano i migranti a pagare fino a 10mila euro per essere trasportati.

Polizia e Guardia di finanza, coordinate dalla Procura di Catania hanno fermato due uomini per associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini hanno preso il via dallo sbarco, avvenuto intorno alle 2.30 del mattino del 14 ottobre, ad Acitrezza Catania, di un veliero, con a bordo 84 migranti, rimasto incagliato nelle rocce.

Due ucraini fermati dalla Polizia, sono gli scafisti dello sbarco ad Acitrezza

Scattate le operazioni di soccorso e di controllo e gli agenti della Squadra Mobile, a seguito di una nota diramata dalla Sala operativa della questura etnea, su segnalazione degli operatori Frontex presenti sul posto dello sbarco, hanno intercettato a bordo di un bus turistico in transito per le vie di Catania due soggetti russofoni, trovati con zaini contenenti cellulari, un satellitare, indumenti bagnati e danaro in contante. Si tratta di Vladimir Iarkmak 61 anni, russo,e Yevhen Paryhin, 21 anni, ucraino.

Parlano alcuni testimoni dello sbarco, “aumentati i prezzi del viaggio contor i più fragili”

Alcuni testimoni hanno poi confermato che i due erano i componenti di un’organizzazione più ampia e che avevano condotto il veliero da Bodrum sino alle coste della Sicilia.

Dalle dichiarazioni rese dai migranti e dal materiale posto sotto sequestro, è emerso che i trafficanti, approfittando della vulnerabilità dei migranti, per lo più afgani, iracheni e siriani, abbiano aumentato i prezzi del “viaggio” clandestino, chiedendo 10mila euro a persona.

Il russo è stato condotto nel carcere di Termini Imerese (Palermo), mentre l’iracheno in quello di Enna.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017