Economia

In Sicilia è boom dell’export: l’agroalimentare cresce di oltre il 14%

Il sistema dei distretti industriali del Mezzogiorno continua a crescere con esportazioni in aumento anche nel primo trimestre dell’anno (+11%). Lo conferma il consueto monitor diffuso da Intesa Sanpaolo sulle filiere meridionali. Sono 28 quelle monitorate dagli analisti della Banca, 21 delle quali mostrano il segno positivo. L’aumento meridionale è migliore rispetto alla media dei distretti italiani (+7,1%). Tra le regioni del Mezzogiorno in cui si monitorano distretti industriali (Campania, Puglia, Abruzzo, Sicilia, Sardegna e Basilicata), solo la Puglia ha registrato esportazioni in calo rispetto al primo trimestre 2022 (-3,4%). Bene la Sicilia con agroalimentare e il settore dell’information tecnology e della farmaceutica.

In Sicilia bene agroalimentare e Ict

Le filiere siciliane monitorate rientrano nell’Ict e nell’ortofrutta. Ed entrambi i settori a livello complessivo registrano buoni risultati. Quella dell’agroalimentare, in particolare, è la meglio posizionata con un aumento del valore dell’export di +197 milioni di euro, che corrispondono a un aumento del 14,2%. Nel Mezzogiorno si contano ben 15 distretti appartenenti a questo macrosettore, di cui 13 hanno chiuso il primo trimestre 2023 con livelli di export superiori allo stesso periodo del 2022, con la sola esclusione dell’Ortofrutta barese (-53,2%, -83 milioni di euro) a causa del forte calo delle vendite in Algeria e Tunisia, e dei vini e liquori della Sicilia occidentale (-5,7%). Crescita a doppia cifra anche per le esportazioni di Pomodoro di Pachino (+49,3%) e ortofrutta di Catania (+8,6%). Le esportazioni sono in aumento anche per i distretti di una altra filiera monitorata e presente anche in Sicilia che è quella dell’Ict. Il polo di Catania registra un aumento di 30 milioni. Mentre cresce anche (ma solo per 1 milione di euro) il valore del’export del Polo farmaceutico di Catania (+1,7% in termini percentuali).

Nargi “vicine alle aziende”

“La banca continua a sostenere le imprese del territorio che investono per migliorare la propria competitività su nuovi mercati e per governare i processi di transizione ambientale e digitale”, afferma Giuseppe Nargi, Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo, “nel Mezzogiorno stiamo lavorando per favorire ulteriori insediamenti produttivi nelle Zes, alle quali abbiamo dedicato un plafond di 5 miliardi di euro e un desk di consulenza specialistica. Ci tengo inoltre a ricordare che il nostro Gruppo, ribadendo la vicinanza ai territori in cui opera e l’attenzione verso le necessità delle popolazioni, a seguito dei danni derivanti da siccità, incendi ed elevate temperature che nel mese scorso hanno colpito la Sicilia, ha predisposto delle misure a sostegno delle aziende agricole dell’isola danneggiate da tali eventi, prevedendo la possibilità di sospendere fino a 12 mesi la quota capitale dei mutui e di richiedere finanziamenti a condizioni agevolate”.

In arrivo una misura di Irfis

Sui distretti produttivi e sulla capacità di specializzazione punta anche la Regione siciliana. In arrivo a settembre anche una misura di Irfis, la finanziaria regionale, dal valore di 30 milioni. Lo ha annunciato nei giorni scorsi il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani.