Incendi, ettari di bosco in fumo sul palermitano monte Grifone - QdS

Incendi, ettari di bosco in fumo sul palermitano monte Grifone

redazione web

Incendi, ettari di bosco in fumo sul palermitano monte Grifone

lunedì 07 Settembre 2020

La strategia degli incendiari puntava a evitare che potessero intervenire i mezzi aerei. La stessa utilizzata per il rogo che ha distrutto la scorsa settimana il bosco della Moharda ad Altofonte. Le polemiche tra M5s e governo regionale

Forestali e vigili del fuoco sono stati impegnati tutta la notte tra sabato e domenica e per gran parte della giornata di ieri per spegnere un incendio divampato sul Monte Grifone, nella zona sud-est di Palermo.

La strategia degli incendiari è stata la stessa utilizzata per il rogo che ha distrutto la scorsa settimana il bosco della Moharda ad Altofonte. I piromani hanno appiccato l’incendio nella giornata di sabato e più o meno alla stessa ora, quando cioè i mezzi aerei non avrebbero più potuto sorvolare la zona.

Anche l’incendio sul Monte Grifone ha cominciato a svilupparsi poco dopo le 21.30 e ha preso vigore in poco tempo.

Le fiamme, nella notte, erano visibili da diverse zone della città, anche dal porto e da Villabate.

Il rogo ha divorato diversi ettari di vegetazione e, sempre nel Palermitano, nel fine settimana altri incendi sono divampati a Villafrati e Trabia.

La Sicilia, insomma, e in particolare quella occidentale, continua a bruciare dopo il disastro di Altofonte, altro incendio di origine dolosa.

Durante un sopralluogo dopo il rogo, il governatore Nello Musumeci aveva puntato l’indice contro gli incendiari: “I responsabili – aveva detto – devono essere individuati e perseguiti con severità e c’è da ricostruire un patrimonio di vegetazione irrimediabilmente compromesso”.

Ma il gruppo parlamentare del Movimento cinque stelle dell’Ars aveva chiesto alla Giunta regionale di spiegre quali fossero le strategie adottate “per difendersi dalla calamità dei roghi che ogni anno inghiottono grandi pezzi di macchia mediterranea e inceneriscono aree dall’enorme valore ambientale”.

Il capogruppo Giorgio Pasqua aveva proposto di trattare il tema nella prima seduta d’aula utile, chiedendo al governatore Musumeci di portare “piani concreti” perché “i roghi non si fermano con le chiacchiere”.

“Non si può liquidare tutto – aveva aggiunto – scaricando le colpe solo ed esclusivamente sui quei pazzi criminali dei piromani, che vanno condannati e additati al pubblico ludibrio. Ma la sensazione è che stiamo andando in guerra con le fionde, checché ne dicano l’assessore Cordaro e il presidente Musumeci”.

Per i pentastellati, infatti, il Piano della protezione dei boschi “funziona solo se vengono assegnati i fondi europei, perché non ci sono soldi a sufficienza nel bilancio della Regione, anche se la Giunta trova però i fondi per operazioni alla Dolce & Gabbana”.

Il Monte Grifone fa parte della catena dei Monti di Palermo e deve il suo nome alla presenza tra le rupi della cima di una colonia di quei rapaci, poi estintisi negli anni Sessanta del secolo scorso per via della pratica di abbandonare bocconi avvelenati per eliminare le volpi.

Alle sue pendici si estendeo quel che resta del Parco della Favara e si trovano le località di Ciaculli e Santa Maria di Gesù. Altra frazione palermitana dominata dalle pareti del monte è Belmonte Chiavelli.

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