“Sono 140mila gli ettari di bosco e vegetazione andati in fumo a causa degli incendi di queste settimane. Il corrispettivo di 5 città metropolitane. Una catastrofe annunciata che ha messo, ancora una volta, a dura prova la macchina dei soccorsi, in particolare quella dei vigili del fuoco, impegnati nelle operazioni di soccorso con uomini, attrezzature, mezzi aerei e terrestri. Una situazione nella maggior parte dei casi insostenibile, con le donne e gli uomini del corpo esausti per fronteggiare i numerosissimi incendi, con turni di lavoro prolungati e massacranti, sia per le temperature in gioco sia per le limitate risorse umane a disposizione”. A denunciarlo sono la Fp-Cgil, Fns-Cisl e la Confsal vigili del fuoco.
Secondo i sindacati “servono 40.000 unità operative e
5.000 unità tecnico professionali, serve dar seguito al monito lanciato dal
presidente del consiglio e da alcuni esponenti della politica. Siamo la
componente fondamentale del sistema di Protezione Civile, ma siamo in pochi e
il cittadino da noi si aspetta sempre il massimo risultato, anche quando la
scarsità delle risorse in gioco non lo permette”.
“A settembre – affermano – con la ripresa delle
attività, il rinnovo del contratto di lavoro sarà lo strumento per ripagare in
parte il personale del corpo degli sforzi fatti. Lo faremo garantendo loro la
giusta valorizzazione economica e professionale, anche in termini
previdenziali, condizione che ci vede in forte ritardo rispetto agli altri
Corpi dello Stato”.
1Inoltre, proseguono, “saremo pronti a rilanciare la
vertenza sulle indispensabili assunzioni, necessità non più rinviabile,
scendendo anche in piazza se necessario. Ogni anno gli italiani piangono la
perdita di vite umane, del patrimonio faunistico, di quello boschivo senza
contare quello legato alla perdita dei sacrifici fatti per una vita. La causa è
sempre la stessa: la scarsa attenzione nella previsione e nella prevenzione
degli eventi. Per questo oltre alle assunzioni a tempo indeterminato servirà
dare concretezza agli investimenti economici stanziati per fronteggiare gli
eventi. Oggi sono stati gli incendi di bosco e vegetazione, domani saranno le
alluvioni. Siamo stanchi di vedere sempre lo stesso film che ciclicamente ci
viene riproposto, il governo risponda e dia fattiva concretezza alle tante
belle parole spese durante questa emergenza incendi”.