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Docente morta dopo vaccino a Palermo, dubbi su consenso informato

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Docente morta dopo vaccino a Palermo, dubbi su consenso informato

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giovedì 15 Aprile 2021

L'insegnante, morta dopo 2 settimane dalla prima dose di AstraZeneca, era stata rimandata indietro la prima volta in cui si era presentata per la vaccinazione. I familiari chiedono chiarezza.

I familiari di Cinzia Pennino, 44 anni, la docente di scienze morta a Palermo due settimane dopo avere ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca hanno depositato un esposto e un’istanza di accesso all’Aifa e all’Asp.

I legali che assistono i familiari della donna, intendono verificare se ci siano profili di responsabilità ma anche criticità legate al consenso informato. In particolare vogliono capire perché la docente era stata in un primo tempo rimandata indietro e poi invece vaccinata da un secondo medico, quattro giorni dopo, che non si è posto gli stessi problemi del primo.

Sulla vicenda il procuratore aggiunto Ennio Petrigni e il sostituto Giorgia Spiri hanno aperto un fascicolo. Secondo il parere dei familiari – riportato nell’esposto presentato con l’assistenza degli avvocati Raffaella Geraci e Alessandro Palmigiano – la professoressa Cinzia Pennino era in ottima salute fino alla data della somministrazione del vaccino AstraZeneca e risulterebbe, quindi, evidente un rapporto causa/effetto tra il vaccino e la trombosi mortale.

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