“Io candidato? Musumeci sospettoso, niente trappole” - QdS

“Io candidato? Musumeci sospettoso, niente trappole”

Raffaella Pessina

“Io candidato? Musumeci sospettoso, niente trappole”

martedì 11 Agosto 2020

Il presidente dell’Ars, Micciché, alla cerimonia del Ventaglio smentisce ogni ambizione a ricoprire la poltrona di presidente della Regione. Aumenta la produzione legislativa dell'Ars

PALERMO – I danni causati all’economia in Sicilia sono stati l’argomento di apertura della conferenza stampa che il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè ha tenuto in occasione della cerimonia del Ventaglio che si svolge ogni anno a Palazzo dei Normanni.

Parlando della Fondazione Federico II e dal Palazzo Reale, Miccichè ha detto che gli incassi del 2020 ammontano a 20 mila euro, registrati nei soli mesi di riapertura, contro i 112 mila euro incassati durante l’anno scorso. La perdita si aggira dunque intorno al – 80%. Le conseguenze della crisi post-lockdown si sono riversate in molti ambiti, bloccando, per esempio, la delibera che prevedeva il passaggio a full time di molti impiegati.

Micciché ha poi fatto alcune considerazioni sui colossali danni che hanno subito le attività produttive siciliane: da quelle industriali a quelle commerciali e ai servizi: “Al solo pensiero – ha detto il presidente dell’Assemblea regionale siciliana – che possa esserci una ricaduta della pandemia e una altra chiusura mi vengono i brividi. Potremmo correre il rischio che la Sicilia non si riprenda per la crisi economica e per il disastro economico che in passato si poteva evitare chiudendo i nostri confini – ha detto il presidente – per questo invito i siciliani a rispettare le misure anti Covid e non possiamo permetterci un ritorno alla pandemia. Per questo invito anche il presidente della Regione a prendere decisioni non lasciandosi prendere dall’emotività”.

“Abbiamo perso circa 9 miliardi di euro di produttività in Sicilia – ha proseguito Miccichè – due miliardi in meno nelle casse della regione. Considerato che moltissime aziende hanno chiuso, anche se non torneremo in lockdown, accuseremo comunque, il prossimo anno, una perdita di almeno 4-5 miliardi di euro. È chiaro che non possiamo permetterci una seconda ondata”.

La conferenza è stata anche l’occasione per riferire i risultati dell’attività legislativa dell’Ars. “Abbiamo avuto un notevole aumento delle leggi approvate nell’ultimo anno. La maggior parte delle quali di origine parlamentare. Quelli governativi sono stati quelli di carattere economico- ha detto il presidente dell’Ars -. Abbiamo anche innalzato la qualità dei provvedimenti adottati”. Sulla possibilità di una sua candidatura alle prossime elezioni regionali, come governatore, Miccichè è stato chiaro: “A chi dice che mi vorrei candidare a presidente della Regione dico che non ne avrei la forza. Stiamo sereni tutti non sono un concorrente a governatore. Non esiste questa possibilità, certo lo avrei potuto fare in passato e anche bene. Evitiamo arroganza e presunzione. Chi lo dice è scemo, io non sono candidato, lo ribadisco. L’attuale presidente della Regione dovrebbe ascoltare i consigli e non pensare che i miei siano tranelli”. Miccichè ha sostenuto che il governatore infatti sia sospettoso. “Ogni consiglio che io vorrei dargli viene inteso come trappola – ha aggiunto – Io non faccio trappole a nessuno, non ho alcuna intenzione di prendere il posto di nessun altro. Credo di avere l’intelligenza, l’intuito e l’astuzia per dare dei consigli e già il fatto che non vengano accettati vuol dire che c’è qualcosa che non va”.

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