Juve sotto inchiesta, plusvalenze e falso in bilancio, indagati Agnelli, Nedved e Paratici - QdS

Juve sotto inchiesta, plusvalenze e falso in bilancio, indagati Agnelli, Nedved e Paratici

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Juve sotto inchiesta, plusvalenze e falso in bilancio, indagati Agnelli, Nedved e Paratici

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sabato 27 Novembre 2021

Perquisizioni della guardia di finanza sono in corso in locali di pertinenza del club bianconero a Torino e Milano. Nel mirino le plusvalenze. Sotto indagine le stagioni dal 2019 al 2021

Ci sono sei indagati
nell’inchiesta della procura di Torino che ha fatto scattare le perquisizioni
della guardia di finanza nelle sedi della Juventus di Torino e Milano.

Le Fiamme Gialle stanno
recuperando documenti relativi alla compravendita di diritti alle prestazioni
sportive e alla formazione dei bilanci per gli anni 2019-21.

Sei gli indagati, ci sono anche Agnelli, Ndved e Paratici

Secondo quanto si apprende sono il presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved e l’ex responsabile dell’area sportiva Fabio Paratici.

Tra gli indagati, sempre secondo quanto si apprende, ci sono anche l’attuale Chief Corporate & Financial Officer Stefano Cerrato, l’ex Chief Corporate & Financial Officer, Stefano Bertola e l’ex dirigente finanziario Marco Re. Il reato ipotizzato sarebbe quello del falso in bilancio.

Indagine “Prisma”, ecco quello che hanno scoperto i Finanzieri negli ultimi tre anni

L’indagine, denominata “Prisma”, ha avuto avvio nel maggio 2021 ed è affidata ad un pool di magistrati del Gruppo dell’Economia, composto dai sostituti procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio. Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti i bilanci societari approvati dal 2019 al 2021, con riferimento sia alle compravendite di diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, sia alla regolare formazione dei bilanci.

“Allo stato, le attività sono volte all’accertamento di ipotesi di reato di false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, nei confronti del vertice societario e dei direttori delle aree business, financial e gestione sportiva”, spiega la procura di Torino in una nota.

“Al vaglio vi sono diverse operazioni di trasferimento di giocatori professionisti e le prestazioni rese da alcuni agenti coinvolti nelle relative intermediazioni – si legge ancora -. È altresì ipotizzato a carico della società il profilo di responsabilità amministrativa da reato, previsto qualora una persona giuridica abbia tratto vantaggio dalla commissione di taluni specifici illeciti”.

Le perquisizioni sono state effettuate a Borsa chiusa, a tutela del mercato finanziario, dal momento che la Juventus è una società quotata. Delle attività in corso è stata data comunicazione alla Consob e alla Procura Federale istituita presso la Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc). (Ansa)

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