E’ la novità, come sempre, ad affascinarlo e a emozionarlo, proprio come partire per lo spazio, della base russa di Baikonur, a cinquant’anni esatti dalla missione Apollo 11 che conquistò la luna.
“E’ stata davvero una coincidenza perché i colleghi russi non pianificano il lancio in basa a una data, ma in base ai calcoli della posizione orbitale della Stazione Spaziale”, ha detto l’astronauta Luca Parmitano, che appartiene all’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ed è tenente colonnello dell’Aeronautica Militare italiana, a poche ore dalla missione Beyond.
Il lancio previsto per le 18,28
Il lancio, previsto per oggi alle 18,28, segna l’inizio della missione che lo vedrà al comando della Stazione Spaziale.
Circa quattro ore più tardi sulla Terra scatteranno i festeggiamenti per il cinquantenario del primo passo dell’uomo sulla Luna.
“E’ una coincidenza che fa molto piacere”.
Astroluca torna nello spazio
AstroLuca torna per la seconda volta nello spazio con una missione che sa di futuro a partire dal suo nome, Beyond (Oltre), e che guarda molto lontano, verso la Luna e Marte.
“Sono un astronauta – ha detto – e ho ancora molti anni da dedicare alla mia attività. Credo che non ci sia nulla di male a sognare di andare sulla Luna, e oltre”.
A bordo anche un americano e un russo
Nella base russa di Baikonur è tutto pronto per la partenza della navetta Soyuz che, comandata da AstroLuca, avrà a bordo anche l’americano Andrew Morgan e il russo Alexander Skvortsov.
Tre astronauti di tre nazionalità “per un evento di risonanza universale e che ho imparato a conoscere perché è rimasto nella memoria collettiva”, ha osservato Parmitano riferendosi alla coincidenza fra il giorno della lancio della sua missione e quello dei 50 anni dello sbarco sulla Luna con la missione Apollo 11.
Per AstroLuca la Luna è il nuovo sogno, come lo spazio è sempre stato il suo sogno di bambino, e la sua nuova missione è legata alla Luna a doppio filo, non soltanto per il coincidere delle date.
“Non credo in modo particolare nelle coincidenze o nel destino – ha detto – , ma mi affascinano le simmetrie. Due anni fa con i colleghi abbiamo pensato di inserire nel simbolo della missione Beyond un riferimento all’allunaggio e adesso il cerchio si chiude in un modo che non sarebbe stato possibile immaginare”.
“Fu il giornalista Tito Stagno a raccontarmi la luna”
Nato 43 anni fa a Catania, sette anni dopo lo sbarco sulla Luna, Luca Parmitano racconta di avere vissuto quell’avventura “attraverso la memoria altrui.
“Me lo ha raccontato – ha sottolineato – il giornalista della Rai Tito Stagno e forse il suo entusiasmo, diventato leggendario qui in Italia, ha contribuito a creare generazioni di sognatori”.
Adesso davanti a sé ha una nuova avventura che durerà circa 200 giorni, nella quale sarà il terzo europeo e il primo italiano al comando della Stazione Spaziale Internazionale e nella quale lo attendono nuove passeggiate spaziali che si annunciano tra le più avventurose di sempre, ancora “più complesse di quelle fatte in passato per riparare il telescopio spaziale Hubble”.
Riparare l’esperimento internazionale Ams
L’obiettivo è riparare l’esperimento internazionale Ams (Alpha Magnetic Spectrometer), che dal maggio 2011 è installato all’esterno della Stazione Spaziale per andare a caccia di antimateria e di materia oscura nello spazio e al quale l’Italia contribuisce con la sua agenzia spaziale (Asi) e con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
Intensa anche l’attività di ricerca che lo aspetta: accanto agli esperimenti pianificati dall’Esa ci sono i sei progettati dall’Asi e che comprendono test di fisiologia umana, dimostratori tecnologici, attività educative e di osservazione della Terra.
Tutti insieme, ha sottolineato, “permetteranno di aprire la strada verso la futura esplorazione interplanetaria”.
Anche nuove passeggiate spaziali
In vista anche nuove passeggiate spaziali, ma quante saranno si saprà solo in ottobre.
Allora è infatti previsto l’arrivo alla stazione orbitale dell’ultima navetta con gli strumenti necessari agli interventi da eseguire all’esterno della grande casa-laboratorio degli astronauti.
Che cosa porterà a bordo AstroLuca?
“Quasi nulla di mio – ha risposto – a parte alcune foto di parenti e amici che mi hanno chiesto di condurre nello spazio una parte di loro a bordo, poi qualche piccolo regalo per la mia famiglia”.
Portare in orbita artisti e poeti
Ci sono anche oggetti “più simbolici: un amico, per esempio, mi ha dato l’opera di un giovane scultore, una statuetta di pietra che rappresenta un bambino appena nato e mi è piaciuta moltissimo l’dea di avere a bordo un piccolissimo bimbo”.
“Sono convinto – ha aggiunto – che l’arte abbia un suo valore straordinario. Un giorno sarebbe il caso di portare sulla Stazione Spaziale non soltanto astronauti ma anche artisti e poeti”.
Sulla stazione, anche la parmigiana di melanzane
Quanto al cibo, dopo il successo del menu tipicamente italiano della sua prima missione, Luca Parmitano ha deciso di confermarlo.
“Prima – ha detto – di tutto la sicilianissima parmigiana di melanzane e poi lasagne e tiramisù: ormai sono immancabili e i colleghi astronauti si sarebbero davvero arrabbiati se non li avessi inseriti nel menu”.
Un saluto a Sara e Maia
Dopo i saluti attraverso il vetro, imposti dall’isolamento necessario prima del lancio, Luca Parmitano pensa alle sue bambine, Sara e Maia, di 12 e nove anni: “vorrei che pensassero al mio lavoro come a qualcosa di assolutamente normale, non voglio che io stia andando a fare qualcosa di straordinario”.