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Nella notte centinaia di migranti approdati a Lampedusa, hotspot in emergenza

Continuano gli sbarchi incessanti nell’isola di Lampedusa, anche in piena notte: è approdata una piccola imbarcazione segnalata sulla costa della zona Cala Madonna dai cittadini ai carabinieri, i quali sono intervenuti immediatamente e hanno trasferito i migranti all’hotspot.

Si conta che solo durante le ore notturne sono stati tratti in salvo dalla guardia costiera e dalla guardia di finanza di Lampedusa centinaia di migranti. Al contempo all’imbarco sulla nave di linea verso Porto Empedocle, per alleggerire l’affluenza nell’hotspot di contrada Imbriacola, che nelle scorse ore aveva registrato oltre tremila persone e dunque risulta in perenne emergenza, altri migranti sono stati messi in sicurezza dalle motovedette e fatti sbarcare al molo Favaloro. I controlli medici sono stati eseguiti sul posto, e fortunatamente non vi erano situazioni particolarmente problematiche.

La maggior parte dei migranti giunti questa notte nella piccola isola siciliana provengono dall’Africa subsahariana, dato che quasi tutti erano francofoni e indossavano simboli di tipo cristiano, come crocifissi al colo. Ovviamente sia grandi sia piccini erano molto provati dalla disperata traversata.

Lampedusa, l’hotspot ancora in emergenza

L’hotspot di Lampedusa continua a registrare numeri sopra la capienza possibile, di circa trecento persone, e vi è l’urgenza di agire. A tal proposito è previsto un incontro, martedì prossimo, tra il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il commissario europeo agli Affari Interni Ylva Johansson. I due faranno una visita al centro per verificare le condizioni in cui versa.

Ad un mese esatto dalla nuova gestione dell’hotspot, affidata l’1 giugno scorso alla Croce Rossa Italiana, sono stati rafforzati gli interventi del Governo Italiano per il trasferimento dei migranti in altri centri in Sicilia e in Italia, ma il flusso degli sbarchi di questi giorni non ha consentito di riportare il numero di presenze nell’hotspot alla sua capienza massima.

Secondo alcune fonti, sarebbero decine di migliaia le persone pronte a partire dalle coste tunisine e libiche nelle prossime settimane.