Lampedusa, Sindaco contro Governo, "Non ci risponde" - QdS

Lampedusa, Sindaco contro Governo, “Non ci risponde”

redazione

Lampedusa, Sindaco contro Governo, “Non ci risponde”

lunedì 08 Luglio 2019

Martello, "colpevole" di aver smontato le bugie sui "porti chiusi" lamenta l'ostracismo dell'esecutivo pentaleghista e denuncia una "censura di Stato sulla tv pubblica". Margiotta, della Vigilanza Rai, "Inaudita gravità"

“Non mi pare e non è normale che il Governo non risponda mai a una lettera che proviene non da Totò Martello, ma dall’Istituzione Comune di Lampedusa che il sindaco rappresenta”.

La denuncia, forte e circostanziata, proviene dal primo cittadino lampedusano, “colpevole” di aver smontato le bugie sui “porti chiusi” rivelando che con i cosiddetti “sbarchi fantasma” soltanto nei primi sei mesi dell’anno sono giunti a Lampedusa circa quattromila migranti.

“Da oltre un anno – ha rivelato Martello parlando nel corso del convegno “Lampedusa e il Mediterraneo, la vie della bellezza e dell’accoglienza”, organizzato con il patrocinio di Ordine dei giornalisti nazionale e regionale, Fnsi e Assostampa siciliana, nell’ambito del Premio giornalistico internazionale “Cristiana Matano” – ormai nessuno mi risponde. Parlo senza problemi con i rappresentanti politici di ogni parte d’Europa, ma in Italia non mi risponde nessuno”.

“Rischiamo di essere processati – ha proseguito Martello – perché saremo evasori fiscali. E questo accade perché il Governo non ci risponde sulla rottamazione delle cartelle, sulla richiesta di utilizzare i benefici per i terremotati”.

Oltre a denuciare l’ostracismo del governo pentaleghista, il sindaco di Lampedusa ha parlato anche su altre problematiche irrisolte dell’isola.

“Non è normale – ha detto – che facciano affondare le barche dove i pescatori di Lampedusa vanno a pescare, subendo danni, e nessuno ci dice se c’è la volontà di aiutarli”.

“Al contrario di quello che vogliono fare capire in Italia – ha concluso -, le migrazioni riguardano tutto il mondo, non solo il nostro Paese. Ma se si parla di accoglienza, la reazione sono le minacce come quelle ricevute. Se si vede una ong la reazione è la violenza, se si vede un giornalista su un molo per raccontare, viene preso a insulti”.

“Ma, come nel caso delle barche affondate, nessuno parla di noi lampedusani e nessuno vuol capire il dramma che stiamo vivendo” ha detto Martello, lanciando la sua denuncia più forte: “Mai fare di un’erba un fascio, ma ci sono giornalisti che arrivano a Lampedusa con la precisa disposizione di non intervistare il sindaco e non può esserci la censura di Stato sulla tv pubblica su un tema che a qualcuno dà fastidio”.

“Presenterò oggi stesso un’interrogazione alla Vigilanza Rai – ha detto il sen. Salvatore Margiotta, membro Pd della commissione – , perché se fosse vero che ai giornalisti è stato ordinato di non intervistare il sindaco Martello, si tratterebbe di un fatto senza precedenti e di inaudita gravità, una chiara censura di Stato operata dalla più grande azienda culturale del Paese nei confronti degli oppositori di governo”.

“Sono mesi – ha aggiunto – che i telegiornali Rai sono diventati il megafono dell’esecutivo. Adesso si mettono anche a censurare? Mi auguro di sentire una parola di chiarezza da parte dei direttoti dei Tg. Sarebbe gravissimo il contrario”.

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017