Ragusa

Lavoro, a Ragusa aumentano le persone disoccupate

RAGUSA – La disoccupazione è in aumento in provincia di Ragusa. I dati forniti dall’Ust Cisl Ragusa Siracusa e in particolare dal segretario generale Vera Carasi non sono per niente confortanti. Tra il 2018, il 2019 e il 2020, infatti, le cifre relative alle assunzioni a tempo indeterminato sono diminuite e sono calate anche quelle a termine e in apprendistato, così come quelle in somministrazione e con contratto intermittente.

“Mentre – ha sottolineato il segretario Carasi – per quanto riguarda le assunzioni a tempo determinato, nel raffronto tra il primo semestre del 2018 e del 2019 si era registrato un segnale positivo, pari a una variazione percentuale del +12 per cento, nel primo semestre di quest’anno, a causa della pandemia, la curva è tornata a scendere in maniera pesante, addirittura sino al 30,5 per cento. Lo stesso dicasi delle assunzioni a termine che nel 2019, rispetto ai primi sei mesi del 2018, avevano fatto registrare una crescita del 7 per cento mentre nel 2020 il crollo è stato pesantissimo, addirittura pari al 38 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Stessa sorte seguita dalle assunzioni in apprendistato (+27 per cento nel 2019; -32 per cento nel 2020 rispetto all’anno precedente) mentre per quanto concerne le assunzioni in somministrazione risultati negativi per quanto riguarda entrambi i fronti, anche se nel 2020 (-46,4 per cento) il calo è praticamente raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2019 (-22,9 per cento)”.

Anche per il contratto intermittente si è registrato un incremento del primo trimestre del 2019 rispetto all’anno prima – +5,9 per cento – e un brusco calo nel 2020 con un -47,4 per cento.

“Questi dati, forniti dai centri studi delle associazioni bancarie – ha aggiunto il segretario dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa – rivelano come la tenuta del tessuto occupazionale sia estremamente debole, anche in provincia di Ragusa, e come sia necessario rispondere ai danni causati dalla pandemia con una strategia straordinaria”.

Abbiamo la necessità – ha aggiunto Carasi – di predisporre un piano straordinario che controbilanci le perdite occupazionali che il territorio sta subendo. È necessario intercettare quali sono i settori che stanno soffrendo maggiormente e ipotizzare un piano di rilancio immediato, anche attraverso l’interazione con sistemi economici a noi vicini”. Per la Cisl è essenziale agire subito e in fretta, con provvedimenti che garantiscano la crescita dell’occupazione perché aspettare la fine della pandemia sarebbe troppo tardi. “Sì, è vero, tutti ci aspettiamo un importante recupero in termini di sviluppo dopo la pandemia – ha concluso Carasi – Ma se non resistiamo, non ci sarà niente da rilanciare”.