Lavoro

Le novità della Riforma, tutto quello che c’è da sapere per partecipare ai concorsi pubblici

La recente riforma dei concorsi pubblici, introdotta nel 2023 e operativa nel 2024, ha apportato significativi cambiamenti nei requisiti e nelle procedure per partecipare alle selezioni pubbliche. L’obiettivo è quello di rendere il processo di reclutamento più trasparente, efficiente e inclusivo.

Riforma concorsi pubblici, i cambiamenti

La riforma conferma che possono partecipare ai concorsi pubblici anche i cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea, i loro familiari non aventi cittadinanza di uno Stato membro ma titolari di diritto di soggiorno, e i cittadini di Paesi terzi con permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o status di rifugiato.

In alternativa, se non si dispone della cittadinanza italiana, è possibile partecipare ai concorsi pubblici se si possiede lo status di rifugiato o di protezione sussidiaria, cioè il “diritto di asilo”. Inoltre risulta necessario che i candidati abbiano compiuto almeno 18 anni. Non vi sono limiti massimi di età per partecipare ai concorsi, salvo deroghe specifiche per alcuni settori come le forze armate e la sicurezza​.

I candidati devono godere dei diritti civili e politici, ovvero avere il diritto di voto e non essere stati interdetti dai pubblici uffici. Per i cittadini non italiani, il godimento di tali diritti deve essere riconosciuto nel loro paese di origine.I candidati devono avere il diritto di voto, che rappresenta la capacità di partecipare attivamente al processo democratico del proprio paese.

I candidati non devono essere stati interdetti dai pubblici uffici. L’interdizione può derivare da condanne penali o da provvedimenti legali che impediscono l’assunzione di cariche pubbliche. Questo requisito garantisce che i candidati non abbiano precedenti che possano compromettere l’integrità del loro operato nelle pubbliche amministrazioni​.

Riforma concorsi pubblici, l’doneità Fisica

Alcuni impieghi richiedono un’idoneità fisica specifica, accertata tramite visita medica. Questo requisito è determinato dal tipo di lavoro previsto dal bando di concorso. I candidati devono fornire certificati medici che attestino la loro idoneità fisica.

Riforma concorsi pubblici, i titoli di Studio

È necessario possedere il titolo di studio richiesto dal bando di concorso, che varia a seconda del tipo di posizione per cui si concorre​. Il titolo di studio deve essere pertinente al ruolo per cui ci si candida. La domanda di partecipazione deve essere presentata esclusivamente tramite il portale del reclutamento “inPA”. Questo portale centralizza tutte le comunicazioni relative ai concorsi, inclusi i calendari delle prove e i risultati​. La riforma è stata formalizzata con il Decreto del Presidente della Repubblica 16 giugno 2023, n. 82, che ha sostituito le precedenti norme del 1994.

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