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Le Sardine anti-Salvini si riprendono le piazze italiane

redazione web

Le Sardine anti-Salvini si riprendono le piazze italiane

domenica 01 Dicembre 2019

Una grande folla ieri a Firenze e a Napoli (con le pernacchie ai leghisti), oggi a Taranto, a Padova e in una piazza Duomo di Milano stracolma di gente nonostante la pioggia battente. Saviano, il Paese che vuole incontrarsi e ragionare

La pioggia non ferma le Sardine a Milano: la piazza del Duomo è stata gremita di manifestanti che hanno deciso di prendere parte alla manifestazione contro Matteo Salvini, la destra e la politica dell’odio lanciata dal movimento delle Sardine per la prima volta anche nel capoluogo lombardo.

Sul palco si sono alternati momenti di musica e altri in cui attori hanno recitato alcuni articoli della Costituzione.

Nel frattempo la folla cantava “Bella Ciao” o scandiva “Milano non si Lega”, o “Ora e sempre Resistenza”.

“Queste piazza non deve essere una piazza solo contro, ma sta andando verso la difesa dei diritti che sono prima di ogni cosa. Le Sardine impediscono l’erosione della democrazia”.

Così Roberto Saviano ha salutato le Sardine a Milano, dove i manifestanti hanno gremito piazza Duomo.

“Questa piazza è bellissima perché non c’è nessun leader, nessuna volontà di dire vaffa o di fare rottamazioni – ha aggiunto – ma questa è l’Italia che ha voglia di incontrarsi e ragionare”.

“La grandezza di questa piazza è che ci sono molti ragazzi, molte persone di diverse generazioni che si incontrano, che vogliono iniziare un nuovo passo”, ha aggiunto Saviano.

Lo scrittore ha poi citato il leader della Lega Matteo Salvini, “che non è stato assolto, ma in mancanza di accordi scritti non è possibile stabilire la responsabilità. Queste piazze sono anche un antidoto alle balle”.

La manifestazione di Padova

In contemporanea a Milano, numerosissimi, nonostante la pioggia, sono stati i partecipanti alla manifestazione di Padova, in piazza delle Erbe.
Le sardine hanno ordinatamente riempito la porzione di piazza loro riservata, mentre l’altra metà è stata occupata da un evento sportivo.

Tanta gente è stata dunque costretta a debordare sulle scale del Palazzo della Ragione e sotto i portici di Palazzo Moroni, sede del Comune.

In piazza cartelli, striscioni, sagome a forma di pesce e anche ombrelli aperti a intermittenza. Gli altoparlanti hanno trasmesso “Com’è profondo il mare” di Lucio Dalla, poi le sardine hanno intonato “Bella ciao” e l’inno di Mameli. La piazza ha scandito anche gli slogan “Padova è antifascista” e “Padova non si lega”.

“Ho tanto rispetto di questa piazza bella e spontanea – ha detto il sindaco Sergio Giordani, civico di centrosinistra – Meno odio, più umanità, più comunità. È questo che chiedono e su questo la politica si deve impegnare. I padovani hanno un grande cuore e qualcosa da insegnare”.

La manifestazione di Taranto

Prima di Milano, oggi, un’altra manifestazione si è svolta a Taranto, dove, in piazza Immacolata, c’era anche Mattia Santori, uno dei fondatori del movimento delle Sardine.

L’obiettivo, hanno spiegato gli organizzatori, è quello di portare “lo stile delle sardine in una terra che negli ultimi anni è stata divisa da tutte le promesse della cattiva politica”.

“Senza bandiere, senza offese – hanno sottolineato i referenti tarantini del movimento – e con un chiaro e preciso richiamo all’antifascismo e all’antisovranismo. Questa è la piazza delle persone che dicono no alla politica intesa come odio, come rancore. A Taranto ci hanno diviso su diritti che non sono sindacabili. Non è possibile scegliere tra salute e lavoro. Vogliamo dare un esempio di come insieme si può fare una comunità”.

Sventolando le sardine di cartone, alcune colorate di rosso e di blu, i colori sociali della squadra di calcio, altre con il disegno delle ciminiere e dei pali delle cozze in mar Piccolo, i manifestanti hanno cantato “Bella ciao” e “Nel blu dipinto di blu”.

Le manifestazioni di ieri a Firenze e Napoli

“Una pernacchia vi seppellirà” ridevano a Napoli, dove la manifestazione delle Sardine anti Salvini è stata partecipatissima: all’inizio del presidio gli organizzatori hanno trasmesso la “pernacchia” di Eduardo de Filippo, urlando tutti in coro “Napoli non si lega” mentre è partita una grande pernacchia collettiva.

Poi alcuni hanno intonato “Bella ciao” e “Napul’è” di Pino Daniele.

“Sardine a Napoli, ora. Sono contento quando vedo piazze piene di persone in movimento per i diritti e le libertà. Piazze di ossigeno democratico, senza sponsor e padroni” ha scritto in un tweet il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris,

A Firenze, ieri, piazza della Repubblica stracolma e le vie limitrofe affollate, con gli organizzatori che hanno affermato: “Siamo in 40mila”.

In piazza della Repubblica è stato srotolato il grande striscione “La Toscana non si Lega”.

Per la piazza stracolma sono transitati fra gli altri anche il sindaco Dario Nardella insieme al vicesindaco Cristina Giachi, e la segretaria generale della Cgil Firenze Paola Galgani.

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