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Governo: Rousseau conferma Di Maio, Rixi, condannato, si dimette

redazione

Governo: Rousseau conferma Di Maio, Rixi, condannato, si dimette

venerdì 31 Maggio 2019

Tre anni e cinque mesi per il viceministro leghista, ma Salvini lo premia nominandolo responsabile nazionale trasporti. I pentastellati, con l'80% dei consensi, "votano la fiducia" a Di Maio. Scricchiolii nella maggioranza

Scricchiolii nella maggioranza: “Se si lavora bene con questo governo vado avanti”, se invece M5s dirà no a tutto “non starò a tirare a campare”.

Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini dopo che ieri,  in “formato premier”, aveva chiuso il caso Edoardo Rixi, il viceministro ed ex capogruppo regionale della Lega condannato per le spese pazze tra il 2010 e il 2012, a tre anni e cinque mesi e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Salvini aveva subito attaccato gli alleati del M5s su fisco, Tav e rimpasto.

I pentastellati hanno risposto confermando con l’ottanta per cento dei consensi sulla piattaforma Rousseau Luigi Di Maio come loro capo politico.

“Si è scritta – si legge sul blog delle Stelle – una delle pagine più belle della storia di democrazia diretta del MoVimento 5 Stelle. E non per il risultato uscito fuori dalle ‘urne’, che ha confermato Luigi Di Maio come capo politico con l’80% dei consensi, ma per la partecipazione record a una votazione online per il MoVimento che è anche il record mondiale per una votazione online in un singolo giorno per una forza politica”. Si sottolinea come ben 44.849 iscritti abbiano votato sì, e 11.278 no.

La Lega, dunque, ha evitato un altro caso Siri e, dopo un
incontro al Tesoro con Tria, Salvini ne ha approfittato per lanciare il pressing su fisco, appalti, Tav, grandi opere. Nuova tensione con il M5s sul rimpasto.

“Trenta, Costa e Toninelli? In alcuni settori ci sono
problemi, decidano” ha detto il capo della Lega Nord, giocando a fare il premier.

“Rispetti i ministri M5s come noi i suoi. Basta attacchi, vogliamo lavorare”, è stata la replica dei 5Stelle.

I ringraziamenti
di Di Maio

“Vi ringrazio tutti e vi voglio bene! Ringrazio chi mi ha confermato la fiducia, chi si è astenuto e chi ha votato contro. Non mi monto la testa, questo è il momento dell’umiltà”, ha scritto Di Maio su Facebook.

E ha aggiunto: “Abbiamo segnato il record assoluto di partecipazione a una votazione per il MoVimento 5 Stelle. Ed è anche il record mondiale per una votazione online in un singolo giorno per una forza politica”.

“La riconferma del mio ruolo di capo politico – si legge ancora nel post del vicepremier – è solo il primo passo per avviare una profonda organizzazione del Movimento 5 Stelle, per renderlo più vicino ai cittadini, ai territori, per rimarcare la nostra identità e per permettere a questo governo di realizzare quella idea di Paese che abbiamo costruito negli ultimi 10 anni con esperti, portavoce ed attivisti”.

“Tra qualche settimana – ha scritto Di Maio – conoscerete la nuova struttura organizzativa che per me deve prevedere compiti ben precisi in capo a persone individuate dal Movimento, penso a deleghe sull’economia, i territori, le liste civiche, le imprese, il lavoro, l’ambiente, la sanità, la tanto discussa comunicazione, tutte questioni che sono sempre state in capo a me, vista l’assenza di una struttura interna”.

“Tutti coloro che si occupano di un settore in Italia – ha concluso – devono poter interloquire ogni giorno con una persona del Movimento che cura il loro tema di interesse. Non perderò tempo, domani avrete già novità sul rinnovo di alcuni ruoli e procedure interne”.

La condanna
del viceministro Rixi

E’ stata la seconda sezione penale del Tribunale di Genova, presieduta dal giudice Giuseppe Dagnino, a condannare il viceministro leghista delle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi a 3 anni e 5 mesi di reclusione nell’ambito del processo sulle cosiddette “spese pazze” alla Regione Liguria.

Il procuratore aggiunto Francesco Pinto aveva chiesto per Rixi una condanna a 3 anni e 4 mesi.
Al momento della lettura della sentenza Rixi non era presente in aula.

Secondo la procura del capoluogo ligure i 22 imputati, tra consiglieri ed ex consiglieri regionali, accusati a vario titolo di peculato e falso, nel periodo compreso tra il 2010 e il 2012 si sarebbero fatti rimborsare, spacciandole per spese istituzionali, cene, viaggi, gite al luna park, gratta e vinci, fiori, birre, ostriche e vari oggetti acquistati per uso personale, per un ammontare complessivo di diverse centinaia di migliaia di euro.

A Rixi, che all’epoca ricopriva il ruolo di capogruppo regionale della Lega, venivano contestate, oltre ad una serie di spese proprie non congrue, anche spese effettuate da altri consiglieri che il viceministro leghista avrebbe approvato senza verificare se fossero davvero legate ad attività istituzionali.

Rixi si è subito dimesso, con i ringraziamenti del premier Conte e del vicepremier Salvini, il quale ha specificato di aver accettato le sue dimissioni “unicamente per tutelare lui e l’attività del governo da attacchi e polemiche senza senso”.

“Oggi stesso – ha aggiunto – lo nomino responsabile nazionale trasporti e infrastrutture della Lega, riconoscendogli capacità e onestà assolute”.

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