Legambiente, no al declassamento dell'Area marina di Ustica - QdS

Legambiente, no al declassamento dell’Area marina di Ustica

redazione web

Legambiente, no al declassamento dell’Area marina di Ustica

venerdì 03 Luglio 2020

“Consideriamo inopportuna la richiesta avanzata dal sindaco, ma ci appare ancora più incomprensibile l’accoglimento positivo da parte del ministero che, nei fatti, declassa la zona A. Non abbiamo conoscenza di una istruttoria tecnica, dei criteri con cui sono state valutate le proposte del Comune di Ustica e se sono supportate da studi e valutazioni di incidenza realizzate secondo le norme vigenti, visto che l’area in questione è tra le più importanti per presenza di biodiversità dell’intero bacino del Mediterraneo”.

Il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, ha scritto una lettera al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, sul benestare dato dagli uffici del ministero alla richiesta avanzata dal sindaco di Ustica, in qualità di soggetto gestore dell’Area marina protetta, di aprire alla libera balneazione la zona A di riserva integrale (oltre Cala Sidoti ed Acquario) “declassandola, in sostanza, a livello delle altre zone in cui è sottoposta a tutela l’Area marina protetta”.

“Occorre ricordare – scrive Ciafani – che Ustica è stata la prima Area marina protetta istituita nel nostro Paese, frutto di una scelta consapevole da parte della comunità locale che, non senza sacrifici e contraddizioni, ha investito nella tutela del suo mare nella speranza di un futuro all’insegna della crescita sostenibile. Negli anni l’Amp dell’Isola di Ustica ha vissuto anche momenti difficili, soprattutto a causa di una gestione amministrativa non positiva da cui con fatica era riemersa, in cui sembra ripiombata a causa di una improvvida decisione che rischia di scardinare la tutela dell’isola di Ustica con la scusa del Covid-19”. e inopportuno.

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