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Libri, a Palermo il “Diario inquieto di un’insegnante precaria”

PALERMO – Un libro come strumento per creare un tavolo di riflessione sul precariato lavorativo ed esistenziale, ma con lo slancio, il coraggio e la tenacia di rimanere nella propria terra o di ritornare. Domani alle 17 si presenterà alla Galleria D’arte Moderna di Palermo: “Diario inquieto di un’insegnante precaria” di Mari Albanese e Maria Grazia Maggio, Navarra editore.

Entrambe insegnanti, scrittrici e donne impegnate nel sociale. Il romanzo narra le vicende di Tecla, un’insegnante precaria di trentotto anni. Sicilianissima di nascita e di formazione, costretta ad abbandonare la sua terra e la ricerca di lavoro per approdare a Firenze. Avverte, sin dal suo arrivo, il bisogno di riflettere sulla sua condizione esistenziale e professionale, sui suoi amori, sulla famiglia e sui sogni delusi. Inizia quindi a scrivere sulle pagine di un diario, che da semplice compagnia si trasforma, poco a poco, in un interlocutore necessario, grazie al quale la visione della propria vita da precaria si estende alle tante altre esperienze altrui, corrispondenti e complementari.

Il mondo della scuola con le sue contraddizioni, le lavatrici a gettoni, gli ortaggi in bella vista al supermercato incarnano, allo stesso tempo, la solitudine e la ricchezza del quotidiano: mezzi entrambi necessari perché Tecla possa affacciarsi a nuove opportunità e a nuove prove da superare, sulle proprie gambe ma con la consapevolezza di condividerle con un’intera generazione. A moderare il dibattito la Preside Chiara Di Prima, presidente regionale dell’Uciim. Daranno il loro contributo Tiziana Albanese, Giuliana Spera e Ludovica Di Prima dell’associazione “Si resti arrinnesci” e Giovanna D’Agostino Presidente dell’associazione: “Insieme per il sostegno”.