Messina

Lipari “Sicurezza e informazione” le parole d’ordine dell’estate

LIPARI (ME) – In vista del periodo di maggiore affluenza turistica alle Isole Eolie, il Comune di Lipari, in collaborazione con la Protezione civile, ha organizzato un’esercitazione per verificare il buon funzionamento dei sistemi di allerta in caso di tsunami e di eventi vulcanici parossistici, in particolare nell’area delle isole di Stromboli e di Panarea.

Il test – che rientra nelle attività ordinarie e periodiche di controllo sull’adeguatezza della struttura di prevenzione e intervento in caso di emergenze legate a fenomeni eruttivi – è stato per il QdS l’occasione per una conversazione con il sindaco Marco Giorgianni su alcuni aspetti legati al sistema di protezione civile.

Qual è stato l’esito del test sui segnali sonori d’allarme?
“L’esercitazione è andata bene, ha dimostrato la funzionalità delle sirene che in questo momento sono posizionate nell’isola di Stromboli, nella frazione di Ginostra, nell’area portuale di Panarea e a Milazzo, presso la Capitaneria di Porto. Ci ha anche permesso di riscontrare un problema sulla sirena di Panarea, su cui si è reso necessario un intervento di adeguamento. Inoltre, questo sistema è in corso di implementazione con l’attività portata avanti dalla Protezione civile nazionale e regionale per aumentare il numero di sirene, soprattutto posizionandone alcune in montagna, dove in questo momento non ci sono, perché sarebbero più funzionali ai nuovi eventi che si sono verificati nel 2019 e che hanno cambiato un po’ le ipotesi di rischio”.

Proprio in conseguenza del mutato scenario di rischio determinatosi soprattutto successivamente alle eruzioni dello Stromboli del 2019, oltre che per un adeguamento alla normativa più recente in materia, l’Amministrazione comunale sta lavorando all’aggiornamento del Piano di protezione civile risalente, nella sua attuale stesura, al 2012. A che punto è l’iter?
“Il nuovo Piano di protezione civile è in fase di definizione, si stanno recependo i pareri e concordando con i vari livelli, con la Protezione civile regionale e nazionale, essendo presente il rischio di eventi molto importanti, addirittura ci sono state riunioni in prefettura negli ultimi giorni e adesso stiamo andando verso l’aggiornamento del piano”.

Cosa prevede il Piano di protezione civile?
“Le procedure da seguire in tutte le situazioni di rischio, in modo particolare quelle che riguardano lo Stromboli, o comunque attività vulcaniche nel territorio del Comune di Lipari che, forse caso più unico che raro, ha tre vulcani attivi, di cui due, Stromboli e Vulcano, con delle manifestazioni evidenti”.

Quali sono le possibili situazioni di rischio e come funziona il sistema di allerta?
“Ci sono tante procedure previste, per esempio per Stromboli le ipotesi di rischio sono due: tsunami ed eruzione piroclastica. Vi è quindi un sistema di allarme già esistente, devo dire una cosa abbastanza rara, perché i nostri vulcani sono molto monitorati dai centri di competenza, c’è l’Università di Firenze e l’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) e ci sono dei dispositivi che attivano le sirene con dei suoni o dei messaggi diversi a seconda se, speriamo mai, si verifichi uno tsunami o un’eruzione piroclastica”.

Quali altre azioni di prevenzione vengono messe in atto per garantire la sicurezza dei residenti e dei turisti?
“Il Comune conduce un’azione abbastanza costante d’informazione, perché le procedure, oltre a dovere funzionare, devono anche essere conosciute. È quindi importante anche la comunicazione, che oltretutto nell’ultimo periodo stiamo cercando di implementare”.

Luca Basilio Bucca