Lupo (Pd), “Musumeci pensa al rimpasto ma la Sicilia aspetta” - QdS

Lupo (Pd), “Musumeci pensa al rimpasto ma la Sicilia aspetta”

Raffaella Pessina

Lupo (Pd), “Musumeci pensa al rimpasto ma la Sicilia aspetta”

martedì 12 Maggio 2020

Pesano le “pressioni” del gruppo della Lega all’Ars. Fleres (Le Api): “Il Presidente si ostina a pescare tra i devoti, ignorando i competenti”. Romano (Cantiere popolare): “Meglio aspettare la fine dell’emergenza”.

La mancanza di un assessore in giunta (quello ai Beni culturali) e le pressioni del gruppo della Lega all’Ars per avere una degna rappresentanza in giunta, hanno spinto il presidente della Regione a organizzare un rimpasto di giunta, visto che tra l’altro si è superato ampiamente il giro di boa dei primi due anni e mezzo di legislatura. Insorgono gli altri partiti che giudicano il momento assai inopportuno, visto che ritengono sia più urgente che il Governo di Musumeci si occupi dell’emergenza Covid e dei problemi che sta creando all’economia della Sicilia.
Di irresponsabilità parla Giangiacomo Palazzolo del comitato promotore nazionale di Azione e sindaco di Cinisi. “Fa rabbia – dice Palazzolo – sapere che mentre ci sono migliaia di imprese siciliane che attendono direttive per la ripartenza e azioni concrete di ristoro da parte della Regione il governatore e i partiti della maggioranza siano impegnati in conciliaboli segreti per parlare di nomine e poltrone. Pensare di salvare la Sicilia con il manuale Cencelli e’ lunare”. Contrario anche il Pd e in una nota Giuseppe Lupo, capogruppo PD all’Ars, scrive che il governo è scollegato dalla realtà. “Mentre nelle stanze di Palazzo d’Orleans si dividono la torta del potere, lì fuori c’è una Sicilia in piena crisi sanitaria economica e sociale che aspetta risposte. Sono passati dieci giorni dall’approvazione della finanziaria – prosegue Lupo – ma il governo non ha ancora adottato alcun provvedimento attuativo”. Saverio Romano leader di Cantiere Popolare giudica il momento sbagliato pur ritenendo legittima la richiesta di una verifica di governo. “Sarebbe utile invece lasciare aperto il tavolo del confronto politico senza distogliere il governo dalla sua attività per individuare le iniziative utili a supportarlo, e allo stesso tempo per preparare la fase post emergenza che potrà così dare spazio alle legittime aspettative delle parti politiche – ha detto Romano – A tal fine chiediamo al tavolo della coalizione di studiare i provvedimenti presi dal governo con il dl-Rilancio e in particolare quelli che hanno ricadute immediate sulla nostra regione”. Salvo Fleres, portavoce di Unità siciliana-LeApi ha ritenuto inascoltato l’appello a nominare nel Governo coloro che rappresentano in Sicilia l’eccellenza nei vari settori. “La nostra battaglia dovrà necessariamente farsi più dura, serrata e incalzante – ha detto Fleres – per creare presto il clima necessario a determinare la svolta di cui la regione ha bisogno per uscire dall’attuale governo del nulla”.

Sulla questione sono intervenuti anche i deputati del M5s all’Ars: “Nomine di sottogoverno, assessorati, poltrone, strapuntini.  Mentre tutto è paralizzato dal lockdown, dovuto alla pandemia in corso, le imprese agonizzano e decine di  migliaia di siciliani aspettano ancora la cassa integrazione in deroga per mettere qualcosa in  pentola,  il governo Musumeci si arrovella su come accontentare i partiti della sua rissosa maggioranza. Definire tutto ciò vergognoso è a dir poco un eufemismo”.

“Parlare di poltrone col manuale Cencelli  in mano – prosegue ancora la nota – , come stanno facendo i partiti di governo in questo momento, è fuori dal mondo e Musumeci dovrebbe avere il buon senso di capirlo, soffocando le pretese dei suoi cortigiani, rimandando tutto a momenti più opportuni. Chi si era illuso che qualcosa potesse cambiare è servito, evidentemente con questo governo la delusione è un sentimento che non delude mai”.

R.P.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017