C’è anche una casa discografica che produceva numerosi cantanti neomelodici – tra cui, per esempio, Massimo Comis e Carmen Zarra – coinvolta nell’operazione “Picaneddu” compiuta stamattina dai Carabinieri a Catania.
Nel corso delle indagini sono emerse infatti le posizioni di due imprenditori indagati, a vario titolo, per concorso esterno in associazione mafiosa, riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori.
Sono accusati di essersi prestati a custodire il patrimonio accumulato dai mafiosi, in modo da ostacolarne l’identificazione della provenienza e sottrarlo ad eventuali misure di prevenzione patrimoniali.
Militari dell’Arma, a conclusione di approfonditi accertamenti patrimoniali, hanno proceduto al sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di un milione di euro, compresa la casa discografica “Q Factor Records s.a.s.”, intestata a uno dei figli del boss e utilizzata da noti cantanti neomelodici.
La casa discografica si era distinta in questi anni per alcune iniziative benefiche, riportate dalla stampa.
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