Mafia, centri scommesse, 16 condannati, 18 anni a Bacchi - QdS

Mafia, centri scommesse, 16 condannati, 18 anni a Bacchi

web-la

Mafia, centri scommesse, 16 condannati, 18 anni a Bacchi

web-la |
martedì 26 Ottobre 2021

Sono 16 le condanne e 9 le assoluzioni al processo, che si svolge con rito ordinario al tribunale di Palermo, scaturito dall’operazione Game over, che mise in risalto un connubio tra mafia e imprenditoria per il controllo soprattutto delle attività collegate ai centri scommesse. Molto meno pesanti le condanne rispetto alle richieste che erano state avanzate dalla Procura, che superavano i 130 anni.

Il giudice Massimo Corleo ha inflitto 59 anni e 6 mesi complessivi di pene, la più alta per Benedetto “Ninì” Bacchi, imprenditore di 49 anni di Partinico, a cui sono stati inflitti 18 anni: è ritenuto la mente dell’organizzazione che da Partinico si è estesa a Palermo e oltre. Bacchi, secondo l’accusa, aveva in gestione un marchio di centri scommesse e con l’aiuto della mafia avrebbe fatto affari espandendo i suoi interessi. L’imprenditore, attraverso i suoi legali Antonio Ingroia e Antonio Maltese, ha continua a professarsi innocente sostenendo al contrario di essere stato vittima della mafia, taglieggiato e minacciato.

La tesi difensiva s’imposta sul fatto che le intercettazioni sarebbero state mal interpretate dalla Procura. Queste le altre pene inflitte: Francesco Lo Iacono (41 anni) a 4 anni; Maurizio Primavera, Fabio Lo Iacono e Francesco Paolo Pace a 3 anni e 4 mesi ciascuno; Salvatore Ingrasciotta a 3 anni; Antonio Pantisano Trusciglio a 2 anni e 9 mesi; Maicol Di Trapani, Antonio Grigoli e Alessandro Rosario Lizzoli a 2 anni e 8 mesi ciascuno; Diomiro Alessi, Domenico Bacchi, Vito Alessio Di Trapani e Giuseppe Italo Pecoraro a 2 anni ciascuno; Francesco Lo Iacono (45 anni) a un anno e mezzo; infine Francesco Regina a un anno. Sono stati assolti Fabrizio Noto, Agostino Chifari, Maurizio Cossentino, Salvatore Galioto, Francesco Porzio, Vincenzo Lo Curcio, Davide Schembri, Antonio Zicchitella e Giuseppe Grigoli. (ANSA).

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017