Mafia, conclusa l'operazione Mosaico fra la Sicilia e il Belgio - QdS

Mafia, conclusa l’operazione Mosaico fra la Sicilia e il Belgio

redazione web

Mafia, conclusa l’operazione Mosaico fra la Sicilia e il Belgio

martedì 15 Settembre 2020

Scattata dopo un'inchiesta su un duplice tentativo omicidio a Favara, nell'Agrigentino, nel 2017. Sette le persone arrestate. Fatta luce su una faida con cinque omicidi, protrattasi tra il 2015 e il 2018 e scoperto un traffico di sostanze stupefacenti. Trovate armi durante le perquisizioni

Sette persone – quattro a Favara (Agrigento) e tre in Belgio – sono state arrestate, la notte scorsa, dalla Polizia di Stato e dalla Police judiciare federale belga.

L’operazione internazionale, denominata “Mosaico”, è scattata al termine di indagini sul tentato omicidio, aggravato dal metodo mafioso, nei confronti di Maurizio Distefano e Carmelo Nicotra del 23 maggio del 2017 a Favara.

Gli arrestati sono inoltre accusati di porto abusivo d’armi, danneggiamento e ricettazione.

Faida con cinque omicidi tra Favara e Liegi

Le indagini hanno fatto luce anche sulla faida che dal 2015 al 2018 ha insanguinato le strade di Favara (Agrigento) e Liegi, in Belgio, con cinque morti e altrettanti tentativi di omicidio, alcuni dei quali mai denunciati.

L’inchiesta è stata coordinata dalla Dda di Palermo e dalla Procura di Liegi con l’ausilio delle agenzie Eurojust ed Europol.

Per la prima volta nella storia, la Dda ha proposto – dopo l’introduzione di una specifica norma – la creazione, mediante Eurojust, di una Joint investigation team, ossia una squadra comune internazionale di investigazione, con competenza su tutti gli Stati partecipanti.

Anche traffico di droga

Stando a quanto è emerso, per la gestione del traffico di sostanze stupefacenti, vi sarebbero stati due gruppi contrapposti operanti fra Favara e il Belgio.

Le investigazioni, avviate dalla Dda di Palermo, hanno permesso di ricostruire l’evoluzione di una consorteria, inizialmente coesa, ma che per vicende legate alla gestione dei traffici illeciti ha subito una scissione, ingenerando la creazione al suo interno di due gruppi contrapposti.

Il gip, nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, ha fatto propria la tesi degli inquirenti, “evidenziando la qualificata probabilità di colpevolezza nei confronti dei destinatari delle misure e ha sposato la sussistenza dell’uso del metodo mafioso”.

Tutti gli arrestati

Gli arrestati sono Antonio Bellavia di 48 anni; Calogero Bellavia di 31 anni; Calogero Ferraro di 42 anni; Carmelo Nicotra di 38 anni; Gerlando Russotto di 31 anni; Carmelo Vardaro di 44 anni; Vincenzo Vitello di 64 anni.

Antonio Bellavia, Calogero Ferraro e Carmelo Nicotra sono stati arrestati in Belgio dal team congiunto di polizia italiana e belga, in esecuzione di tre mandati di arresto europei.

Anche il vivandiere del boss Messina

Fra gli arrestati anche Calogero Bellavia che è stato ritenuto il vivandiere del boss Gerlandino Messina, il giovane che i Carabinieri – su indicazione dei servizi segreti – hanno seguito mentre portava i pasti al capo provinciale di Cosa Nostra nel suo covo di Favara. Pedinandolo, il 23 ottobre del 2010, sono arrivati, a catturare il boss.

Trovate armi durante le perquisizioni

Nel corso dell’operazione sono state trovare e sequestrate delle armi: una pistola in Belgio che era detenuta, secondo l’accusa, da Carmelo Nicotra e tre in Italia che erano in possesso di Michelangelo Bellavia, 32 anni.

Per il possesso di queste armi, detenute illegalmente, Bellavia è stato arrestato.

Durante l’operazione, sono state eseguite oltre venti perquisizioni con l’impiego di ottanta tra poliziotti italiani e belgi, personale del reparto Prevenzione crimine e del reparto Volo di Palermo, unità cinofile di Catania e Palermo.

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