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Mafia, Mattarella ricorda Boris Giuliano

redazione

Mafia, Mattarella ricorda Boris Giuliano

domenica 21 Luglio 2019

Nel quarantennale dell'omicidio del capo della Mobile di Palermo, "assassinato per le sue capacità investigative". Pietro Grasso, "ancor oggi un esempio"

“Il ricordo di Boris Giuliano rafforza la consapevolezza del valore della legalità come condizione di libertà e di coesione sociale e, con essa, l’impegno responsabile dell’intera comunità nazionale per giungere al definitivo sradicamento del criminale fenomeno mafioso”.

Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel ricordare Boris Giuliano, il capo della Squadra mobile di Palermo assassinato da Cosa nostra il 21 luglio 1979.

“Nel quarantesimo anniversario – si legge in una nota del Quirinale – del barbaro omicidio, la Repubblica si inchina nel ricordo di Boris Giuliano, funzionario della polizia di straordinarie capacità, servitore dello Stato fino al punto di pagare con la vita il coerente impegno per la legalità e la giustizia. In questo giorno di memoria desidero esprimere vicinanza e solidarietà ai familiari, a chi ha potuto conoscerlo e apprezzarlo, ai colleghi che hanno continuato con lo stesso coraggio l’azione di contrasto alla mafia e al crimine organizzato”.

Il capo dello Stato ha poi ricordato come Giuliano sia stato “assassinato perché, grazie alle sue qualità investigative e all’efficacia di metodologie innovative, aveva inferto duri colpi a Cosa nostra, svelando catene di comando e portando alla luce legami internazionali, che sostenevano il traffico della droga”.

Il senatore di Leu Pietro Grasso, già presidente del Senato, ha parlato del quarantennale di Boris Giuliano scrivendo su Facebook: “Lo ricordo sempre con profondo affetto e ammirazione. Era un investigatore abilissimo e un poliziotto apprezzato da colleghi e cittadini; un uomo con grandi intuizioni. Ancora oggi è un esempio per gli uomini e le donne in divisa impegnati nel contrasto alla criminalità organizzata”.

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