Il gup di Palermo ha condannato complessivamente a 21 anni di carcere per due tentativi di estorsione e danneggiamenti i mafiosi Salvatore Lupo (sei anni), Antonino Sciortino (dieci) e Sergio Damiani (cinque).
Avrebbero chiesto il pizzo a due imprese edili che stavano realizzando appartamenti a Monreale (Palermo).
Le ditte dovevano versare tremila euro per ognuno dei 18 appartamenti in costruzione e far realizzare gli impianti idraulici a una azienda vicina alla mafia.
Solo nel 2017, convocati dai carabinieri, le vittime hanno confermato le tentate estorsione.
A gestire il racket era Sergio Damiani, capomafia di Monreale. Salvatore Lupo avrebbe avvicinato gli imprenditori.
Sono stati assolti Girolamo Spina, Antonino Alamia, Nicola Parisi, Roberto Spinnato e Salvatore Lo Cicero, accusati di violenza privata.