L'imprenditrice che si è ribellata al pizzo consentendo l'arresto di affiliati a clan mafiosi in Sicilia ha avuto riattivato anche per la città di Roma il servizio di protezione revocato il 23 novembre scorso
Valeria Grasso, l’imprenditrice che si è ribellata al pizzo consentendo l’arresto di affiliati a clan mafiosi in Sicilia, ha riavuto la scorta anche per la città di Roma.
Il servizio di protezione per la Capitale – quello per la Sicilia era stato confermato – le era stato revocato il 23 novembre scorso.
Poi c’era stato un intervento della ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che aveva chiesto al Prefetto di Roma di parlare con l’imprenditrice per ascoltare le sue ragioni.
“Ringrazio – ha detto Valeria Grasso commentando la notizia del rinnovo del servizio di protezione – quella parte di Stato per cui io mi sono battuta, la Ministro dell’Interno, il Prefetto di Roma e il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri per avere tempestivamente accolto il mio appello”.
“Li ringrazio – ha aggiunto – per essere intervenuti affinché mi venisse riassegnata la tutela riportando la mia famiglia in sicurezza”.
“E’ mia intenzione – ha concluso – mantenere l’impegno pubblicamente preso nei confronti delle associazioni dei testimoni di giustizia e di tutti coloro che sono minacciati dalla mafia e dalla criminalità perché le istituzioni, come priorità, rivedano le modalità di revoca della protezione nel nostro Paese”.
