Maltempo in Sicilia, tromba d'aria a Catania, Nello Musumeci annuncia lo Stato di calamità - QdS

Maltempo in Sicilia, tromba d’aria a Catania, Nello Musumeci annuncia lo Stato di calamità

Pietro Crisafulli

Maltempo in Sicilia, tromba d’aria a Catania, Nello Musumeci annuncia lo Stato di calamità

lunedì 30 Novembre 2020

Il vicesindaco Bonaccorsi, "Cinque milioni di danni". Il tornado si è abbattuto anche sul Villaggio Santa Maria Goretti, dove gli abitanti temono ora allagamenti per la nuova ondata di maltempo attesa per sabato cinque dicembre. GUARDA LA GALLERY ESCLUSIVA. Intanto si contano i danni. Ieri un primo sopralluogo del Governatore dopo la mozione presentata all'Ars dall'esponente di Iv Sammartino. Atti di sciacallaggio nella Zona industriale etnea. Nel week end problemi anche a Giarre, Palermo e frana sulla statale tra Bompietro e Alimena

Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha annunciato ieri sera la proclamazione dello Stato di calamità per Catania, Palermo e il Ragusano, colpiti da una forte ondata di maltempo nel week end.

Il Governatore ha disposto una immediata ricognizione dei danni subìti dalle civili abitazioni e dalle aziende, in tutte le tre province, per avanzare alla Protezione civile nazionale la richiesta dello stato di emergenza e il conseguente ristoro ai privati.

Sammartino, mozione per Stato di calamità

Poco prima il deputato regionale di Italia Viva, Luca Sammartino, aveva presentato all’Ars una mozione per il “riconoscimento dello stato di calamità naturale a seguito degli eventi meteorologici del 28 novembre 2020 e interventi a sostegno di famiglie e imprese danneggiate della provincia etnea, in particolare la parte meridionale della città di Catania, dove i quartieri di Villaggio Santa Maria Goretti, San Giuseppe la Rena e Zia Lisa, oltre all’area industriale ed all’aeroporto di Fontanarossa, investiti da un intenso nubifragio e da una tromba d’aria che hanno provocato danni rilevanti”.

Proprio nella periferia di Catania il maltempo ha fatto i danni più rilevanti, per via del tornado che ha attraversato le contrade di San Francesco la Rena, San Giuseppe la Rena, il quartiere di Zia Lisa e soprattutto il Villaggio Santa Maria Goretti, a ridosso dell’aeroporto internazionale di Fontanarossa.

Il sopralluogo del presidente Musumeci

Musumeci si è recato sui luoghi colpiti accompagnato dal capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina, dal vicesindaco di Catania Roberto Bonaccorsi e dall’assessore comunale alla protezione civile Alessandro Porto, dal comandante dei Vigili del fuoco etnei Giuseppe Verme e dal responsabile del Corpo forestale della Regione colonnello Luca Ferlito.

Il disastro della tromba d’aria

La tromba d’aria si è formata in mare la sera di sabato, intorno alle 20.30, e in pochi minuti è stato il disastro.

Il tornado ha attraversato la Plaia dirigendosi sui rioni San Giuseppe la Rena, San Francesco la Rena e soprattutto sul Villaggio Santa Maria Goretti, attaccato all’aeroporto di Fontanarossa.

Chi si trovava all’aperto ha descritto una situazione da “disaster movie”: le coperture dei capannoni strappate dalla terribile forza del vento hanno rischiato di uccidere alcuni avventori del chiosco della piazzetta del Villaggio.

La forza della tromba d’aria ha fatto saltare tegole e grondaie di moltissime abitazioni, ha abbattuto i ficus della piazzetta e spezzato una quindicina d’alberi, alcuni molto grandi, in tutto il Villaggio.

In un deposito di camion ha addirittura abbattuto alcuni Tir.

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Il vicesindaco di Catania, danni per cinque milioni

“I danni sono ingenti – ha commentato Bonaccorsi – sia alle numerose aziende e alle abitazioni private della zona sud di Catania. Secondo una prima stima della Protezione civile si aggirano intorno ai cinque milioni di euro”.

“Nelle prossime ore – ha aggiunto il vicesindaco di Catania – emaneremo un avviso pubblico per raccogliere le segnalazioni dei danni subiti in modo da inoltrarli in tempi brevissimi alla Giunta regionale per la dichiarazione di stato di calamità”.

Bonaccorsi e Porto hanno ringraziato operatori e volontari che hanno lavorato ininterrottamente per evitare altri disagi alla popolazione.

Il Prefetto dispone attività anti-sciacallaggio

E per i gravi danni registrati nella zona industriale a seguito del violento nubifragio e della tromba d’aria, il prefetto di Catania, Claudio Sammartino, ha disposto dei servizi anti-sciacallaggio.

Diversi capannoni della zona industriale, infatti, sono diventati accessibili perché il tornado ha fatto saltare le coperture.

Per questo le strutture saranno controllate dalle forze dell’ordine e in particolare da Carabinieri e Polizia.

La paura di nuovi allagamenti

Gli abitanti del Villaggio Santa Maria Goretti sono adesso terrorizzati da quanto potrebbe avvenire sabato prossimo, cinque dicembre, quando le previsioni del tempo indicano un altro forte acquazzone su Catania.

In un non recentissimo passato, infatti, gran parte del Villaggio, noto per questo come “la Venezia etnea”, finiva allagato durante le forti piogge perché l’acqua, quando il canale che costeggia i parcheggi dell’aeroporto non veniva ripulito dalla vegetazione, non riusciva a defluire.

La ripulitura, che prima veniva effettuata dal Comune, a sentire gli abitanti non verrebbe fatta dall’estate.

Un allagamento potrebbe creare anche disagi non soltanto a chi vive nel Villaggio Santa Maria Goretti, ma anche ai viaggiatori in partenza da e per Catania perché allagherebbe le vie di ingresso e uscita dal lato est dell’aerostazione.

Superlavoro dei Vigili del fuoco

A causa del maltempo, in tutto il week end i Vigili del fuoco del comando provinciale di Catania hanno ricevuto complessivamente un centinaio di chiamate, soprattutto dal capoluogo ma anche da Giarre, San Giovanni la Punta e San Gregorio, per mettere in sicurezza abitazioni e intervenire con le idrovore in caso di allagamenti.

Molti anche, in particolare sabato sera, gli automobilisti rimasti bloccati in sottopassi e salvati dai pompieri.

A Giarre evacuata palazzina

A Giarre, in contrada Rovettazzo, per il crollo di un ballatoio e danni alle strutture portanti è stata evacuata una palazzina di tre piani.

Nello stabile abitavano sei famiglie, per un totale di ventuno persone, comprese due con disabilità.

Frana sulla statale tra Bompietro e Alimena

Il maltempo che si è abbattuto sabato sul palermitano ha provocato ieri una frana nella statale 290 tra Alimena e Bompietro.

Cinque auto sono rimaste bloccate nei pressi del bivio Alaimo nella zona di Borgo Chiarisi.

Il sindaco di Bompietro Pier Calogero D’Anna ha chiesto l’intervento dei Vigili del fuoco per soccorrere gli automobilisti e liberare alcune abitazione invase dall’acqua.

Giuseppe Scrivano, sindaco di Alimena, che era rumasta isolata per la frana, ha lanciato la richiesta di intervento e l’Anas ha inviato una ruspa per liberare la strada dal fango che aveva invaso la carreggiata per un centinaio di metri.

Problemi sulla circonvallazione di Palermo

Sabato sera a Palermo città, la Polizia municipale, a causa degli allagamenti causati dalle abbondanti piogge, ha chiuso temporaneamente la corsia laterale della circonvallazione a Palermo in direzione di Messina, all’altezza dello svincolo di via Lazio.

Il forte acquazzone ha allagato anche la strada verso il fiume Oreto travolgendo un’auto il cui conducente è stato messo in salvo dai residenti.

Nella tarda serata la circonvallazione è stata riaperta.

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