Manovra 2022, Draghi, "espansiva, taglio tasse e investimenti" - QdS

Manovra 2022, Draghi, “espansiva, taglio tasse e investimenti”

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Manovra 2022, Draghi, “espansiva, taglio tasse e investimenti”

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giovedì 28 Ottobre 2021

La conferenza stampa del premier Mario Draghi, insieme al ministro dell'Economia Dario Franco e il ministro del lavoro, Andrea Orlando sulla Manovra, e in particolare su legge di bilancio e pensioni

“Bisogna mantenere questa crescita anche negli anni a venire, questi trimestri sono stati notevoli e il quarto si annuncia positivo. Sempre maggiore attenzione si mette sulla qualità di questa crescita e questa è una novità, è un mutamente nel pensiero di chi fa economia in Europa”. Lo ha detto il premier Mario Draghi in una conferenza stampa.

“Italia cresce molto ora, ma
questa legge di Bilancio non assicura che questa crescita continui in futuro ma
getta le basi perchè continui a un livello piu alto e sia anche più equa”.

“Sulle tasse mettiamo 12 mld
per ridurre la pressione fiscale e non otto come si dice in giro. 8 miliardi
vanno ad un intervento mirato per ridurre le imposte sulle società, sulle
persone, sul cuneo fiscale e ci sono varie ipotesi di impiego di questi 8 mld
che definiremo con il Parlamento”.

“Destiniamo 40 miliardi in
un triennio alla riduzione delle imposte, di cui 24 al cuneo e la parte
restante agli incentivi fiscali, alle famiglie e imprese per il patrimonio
immobiliare e la digitalizzazione”.

Sulle pensioni “l’obiettivo
è il ritorno in pieno al sistema contributivo, con una transizione a Quota 102
(38 anni di contributi e 64 anni di età)”. Lo ha detto il premier Draghi
in conferenza stampa spiegando che il governo ha messo mano a Opzione donna,
all’Ape sociale “ampliando la gamma di soggetti che possono utilizzarlo.
Il governo – ha aggiunto – è disponibile al confronto con le parti
sociali” e con il Parlamento “perchè l’obiettivo – ha ribadito – è il
pieno ritorno al contributivo che è la “scatola” dentro cui tante
cose si possono aggiustare”, come ad esempio “recuperare al lavoro
chi ne è uscito e si trova in nero”.

“Non mi aspetto uno sciopero
generale, mi sembrerebbe strano. C’è la disponibilità del governo a
ragionare”, ha detto il premier sottolineando come comunque la
“decisione sta ai sindacati”.

“La legge di bilancio è
coerente con il Piano di ripresa e resilienza, acceleriamo i fondi
fortemente” e tra i progetti una delle “idee più importanti è quella
di avere un formato standard per la costruzione delle scuole progettato da
grandi architetti e che i comuni potranno usare: il tempo per costruire una
scuola il tempo potrebbe essere ridotto”, ha detto il premier.

“No, il governo non ha ancora
deciso i pesi delle varie misure, ci sarà un confronto con le parti sociali e
una interlocuzione con il Parlamento. Questo è il primo atto concreto di
riduzione delle imposte ma i decreti delegati ancora non sono scritti e quindi
bisogna tenere conte del dialogo con il Parlamento”, ha spiegato Draghi.

Alla riduzione delle tasse il
governo destina 8 miliardi di euro, ma per ora “definisce le finalità del
taglio dell’Irpef e Irap”, mentre “nelle prossime settimane
ascoltiamo le parti sociali e proporremo un emendamento governativo alla
manovra che definisca la modalità di utilizzo degli 8 miliardi”: lo ha
detto il ministro dell’Economia Daniele Franco, precisando che è solo
“l’avvio del processo di riforma del sistema fiscale italiano”.

“E’ una manovra di grandi
dimensioni, 30 miliardi circa per tre anni”: lo ha detto il ministro
dell’Economia Daniele Franco. Per quanto riguarda la composizione del taglio
delle imposte, il ministro ha indicato “circa 12 miliardi il primo anno,
40 nel triennio”, con la prima componente che è “un intervento su
Irpef e Irap di 8 miliardi all’anno”.

“E’ una manovra di forte segno sociale, di contrasto alle disuguaglianze. C’è un forte investimento nelle politiche sociali”: lo ha detto il ministro del Lavoro Andrea Orlando al termine del cdm che ha approvato la manovra. Orlando ha ricordato il finanziamento al fondo sociale, quello a tutti gli strumenti che già esistevano per le aree di crisi. “E poi c’è un fatto nuovo: il fondo per la parità salariale di genere, 52 milioni di euro per ridurre il gap sul fronte della differenza salariale uomo-donna”, ha aggiunto. (Ansa)

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