PALERMO – È arrivata la rassicurazione, per gli autotrasportatori, di Giancarlo Cancelleri, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. In arrivo dodici milioni di euro in più per il contributo Marebonus, somma che dovrà essere completamente ribaltata dagli armatori agli autotrasportatori.
L’incentivo Marebonus ha lo scopo di sviluppare la modalità combinata strada-mare attraverso la creazione di nuovi servizi marittimi e il miglioramento di quelli già esistenti. “Grande successo per Confartigianato Trasporti nazionale e regionale – si legge nella nota stampa – che lo scorso mese con i rispettivi presidenti, Amedeo Genedani e Salvatore Di Piazza, ha partecipato al tavolo di confronto al ministero, proprio nel momento in cui ‘padroncini’ e piccole imprese avevano deciso di incrociare le braccia contro il caro navi, minacciando il blocco dei Tir”.
Tutto è nato con il problema dell’aumento del costo del combustibile. Infatti, dal primo gennaio, secondo la direttiva comunitaria Imo 2020 (International maritime organisation), il combustibile utilizzato dalle navi deve possedere un tenore massimo di zolfo dello 0,5%, rispetto al limite attuale del 3,5%, al fine di tutelare la salute pubblica e di proteggere l’ambiente. La conseguenza è stata negativa, infatti gli armatori hanno dovuto aumentare i loro investimenti ed anche i prezzi dei noli marittimi di 20/30 punti percentuali in più a chi si imbarca per effettuare trasporti da e per Italia, Sicilia, Sardegna e Malta. Quindi, dopo l’ultimo appuntamento del sette gennaio scorso, il viceministro Giancarlo Cancelleri ha nuovamente incontrato i rappresentanti degli autotrasportatori, prospettando loro la soluzione individuata dal governo per far fronte nell’immediato al rincaro dei noli marittimi.
“Confartigianato Trasporti – continuano nel comunicato – da un lato ha accettato questa ipotesi apprezzando l’impegno del viceministro, dall’altro ha ribadito con forza che per il futuro è necessario tornare ad incentivare le autostrade del mare, prevedendo esclusivamente contributi diretti agli autotrasportatori, attraverso dei voucher spendibili al momento della prenotazione degli imbarchi”.
Chiaramente l’impegno non può finire qua, i vantaggi ambientali sono evidenti. Infatti, secondo uno studio di Price Waterhouse del 2015, in termini di esternalità il costo dell’inquinamento prodotto dal trasporto su strada è di 4,91 euro per mille tonnellate/chilometro contro 1 euro e 81 per il trasporto marittimo sulla stessa distanza. Stesso discorso per le esternalità da emissione di gas serra, che sono di 5,32 euro per mille tonnellate/chilometro per i trasporto merci su strada e 1,51 euro per il trasporto marittimo. “Perché la sfida dell’intermodalità – concludono i vertici di Confartigianato Trasporti – si vince solo se si dà la possibilità all’autotrasportatore di scegliere la compagnia armatoriale più conveniente ed efficiente”.
In questo modo, in un’ottica di sviluppo ecosostenibile, viene limitato il congestionamento della rete stradale con conseguenti benefici in termini di prevenzione degli incidenti. Come riportato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea L 167, infatti: “Lo sviluppo dei collegamenti marittimi può ridurre le strozzature e i colli di bottiglia presenti sulla rete viaria, può collegare le zone periferiche e le isole e rappresenta, in molti casi, una vera alternativa alla via stradale”.