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Martina (Fao): cooperare per garantire sicurezza alimentare

Martina (Fao): cooperare per garantire sicurezza alimentare

Attenti a non celebrare il funerale del multilateralismo

Roma, 14 ott. (askanews) – Attenzione a non celebrare il funerale del multilateralismo: in molte aree del mondo, al contrario, “cresce la consapevolezza che la cooperazione internazionale resta una leva fondamentale per lo sviluppo e per la sicurezza alimentare”. Lo ha detto Maurizio Martina, vice direttore generale della FAO, intervenendo al Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione di Coldiretti in corso a Roma.

Martina ha ricordato come proprio la seconda guerra mondiale abbia rappresentato “un punto di svolta per l’Italia, che con la nascita della FAO e la scelta di Roma come sede dell’organizzazione è diventata uno dei centri mondiali del multilateralismo contemporaneo”. “Oggi – ha aggiunto – la crisi del multilateralismo si avverte soprattutto in Occidente, ma non è così nel resto del mondo. Anzi, molti Paesi in via di sviluppo scommettono sulla cooperazione come strumento per portare i propri interessi nazionali dentro dinamiche globali più ampie”.

Secondo Martina, il dibattito sul futuro della governance mondiale “non può prescindere dal tema della sicurezza alimentare”, tornato al centro dopo la pandemia e le guerre in Ucraina e in Medio Oriente. “Abbiamo riscoperto il valore della sovranità alimentare – ha spiegato – e la necessità di garantire sistemi agricoli più resilienti. La pandemia prima e i conflitti poi ci hanno ricordato quanto fragile sia la catena dell’approvvigionamento globale”.

Sul piano economico, Martina ha sottolineato che la produzione agricola mondiale è destinata a crescere del 14% entro il 2030, trainata soprattutto da Asia e America Latina, mentre l’Europa resterà l’area con la minore crescita. “Il baricentro agricolo si sta spostando verso Est – ha osservato – e questo pone sfide importanti per i sistemi produttivi europei, che restano tra i più avanzati ma dovranno fare i conti con costi di produzione in aumento, a partire da quelli energetici”.

Martina ha richiamato anche il tema del rapporto tra finanza e agricoltura, definendolo “centrale per accompagnare la transizione dei sistemi agricoli e sostenere gli investimenti necessari”. “Il mondo sta cambiando – ha detto – e occorre un multilateralismo efficace, capace di mettere insieme punti di vista diversi e costruire soluzioni condivise. Serve un approccio di cooperazione che valorizzi l’esperienza dei Paesi e delle imprese, anche attraverso la dimensione agricola”.

Il vice direttore generale della FAO ha infine ricordato l’importanza del Mediterraneo come area strategica per l’Italia e per l’Europa: “è positivo che la nuova Commissione europea abbia deciso di istituire una direzione dedicata al Mediterraneo, riconoscendone la specificità. Ma oltre alle parole servono fatti, e molto di questo lavoro può partire da qui, da Roma, insieme ai partner del territorio e alla società civile. Il multilateralismo della società – ha concluso – è la chiave per dare concretezza a un nuovo modello di cooperazione globale”.