Intervistato da ScuolaZoo, il ministro dell`Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è tornato a parlare della Maturità, ormai alle porte, e in particolare dell`esame orale, da sempre il momento più temuto degli studenti e che genera in loro più ansia: “La legge del 2017 che abbiamo voluto far entrare in vigore dopo il periodo Covid, prevede per la stragrande maggioranza degli istituti due prove scritte e una orale che non sarà una interrogazione classica. Ovviamente – ha precisato – questo non significa che i ragazzi non dovranno ricordarsi ciò che è stato appreso, ma dovrà essere un colloquio estremamente sereno, dove dovranno emergere i collegamenti e gli stimoli che il ragazzo è riuscito a coltivare nei cinque anni di percorso scolastico”.
Oltre a tranquillizzare i quasi 470 mila maturandi, Valditara ha anche voluto sottolineare quando la Maturità deve essere un momento di transizione importante tra la scuola e il mondo del lavoro o dell`università: “Il fine della prova orale sarà anche quello di comprendere meglio le potenzialità e le predisposizioni del ragazzo in base alle scelte future, e per questo i commissari punteranno molto sulla interdisciplinarietà in un colloquio molto pacato e positivo: non ci sarà un’interrogazione classica sulla disciplina”, ha concluso.