Meno morti sulle strade ma aumentano vittime tra ciclisti - QdS

Meno morti sulle strade ma aumentano vittime tra ciclisti

Patrizia Penna

Meno morti sulle strade ma aumentano vittime tra ciclisti

venerdì 24 Luglio 2020

Rapporto Istat, le cause più frequenti: distrazione alla guida, velocità troppo elevata e mancata precedenza. Nel 2019 in Sicilia in calo sia gli incidenti che i feriti. 210 il numero dei decessi, esattamente come nel 2018

PALERMO – In Sicilia incidenti stradali in calo. Lo certifica l’Istat nel rapporto appena pubblicato e che si riferisce al 2019.
A fronte di un calo del numero di incidenti e del numero dei feriti, (passati rispettivamente da 11.019 a 10.702 e da 16.418 a 16.083), si registra nell’Isola un trend costante del numero dei morti: 210 nel 2018 e altrettanti nel 2019.
L’aspetto più sorprendente del rapporto è quello che emerge dalla lettura dei dati relativi a Palermo, Catania e Messina, dove si concentrano 51 dei 210 decessi registrati in tutta la Sicilia (quasi un quarto del totale). Nei tre comuni siciliani si concentrano inoltre il 36% del totale degli incidenti ed il 33% del totale dei feriti.

A livello nazionale, nel 2019 sono stati 172.183 gli incidenti stradali con lesioni a persone, in lieve calo rispetto al 2018 (-0,2%), con 3.173 vittime (morti entro 30 giorni dall’evento) e 241.384 feriti (-0,6%).
Il numero dei morti diminuisce rispetto al 2018 (-161, pari a -4,8%), per il secondo anno consecutivo dopo l’aumento registrato nel 2017, e si attesta sul livello minimo mai raggiunto nell’ultima decade.

Tra le vittime risultano in aumento i ciclisti (253; +15,5%) e i motociclisti (698; +1,6%); in diminuzione le altre categorie di utenti: pedoni (534; -12,7%), ciclomotoristi (88; -18,5%), occupanti di veicoli per il trasporto merci (137; -27,5%) e automobilisti (1.411; -0,8%). Il marcato aumento delle vittime tra i ciclisti, soprattutto su strade statali nell`abitato e fuori città, è associato anche a una crescita degli incidenti stradali che coinvolgono biciclette (+3,3%), a una sempre maggiore diffusione dell`uso del mezzo a due ruote per gli spostamenti, pari al 25% nel 2019, e all`aumento delle vendite di biciclette, nel 2019 il 7% in più rispetto al 2018.

Diminuiscono, nel 2019, le vittime su tutti gli ambiti stradali.
Forte il calo registrato sulle autostrade (comprensive di tangenziali e raccordi autostradali), pari al 6,1% (310 vittime).
Sulle strade urbane la diminuzione rispetto al 2018 è pari al 5,0% con 1.331 morti; una flessione più contenuta si registra, invece, sulle strade extraurbane (-4,4%; 1.532 vittime).

Nella Ue28 (incluso il Regno Unito), il numero delle vittime di incidenti stradali diminuisce del 2,3% rispetto all’anno precedente: complessivamente, nel 2019 sono state poco più di 24mila contro 25.191 del 2018. Nel confronto tra il 2019 e il 2010 (anno di benchmark per la sicurezza stradale) i decessi si riducono del 22% in Europa e del 23% in Italia. Ogni milione di abitanti, nel 2019 si contano 48,1 morti per incidente stradale nella Ue28 e 52,6 nel nostro Paese, che rimane stabile al 16° posto della graduatoria europea.

Tra le cause più frequenti si confermano la distrazione alla guida, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata (nel complesso il 38,2% dei casi). Le violazioni al Codice della Strada risultano in aumento rispetto al 2018; le più sanzionate sono l’inosservanza della segnaletica, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza a bordo e l’uso del telefono cellulare alla guida; in aumento le contravvenzioni per guida in stato di ebbrezza.

Nel 2019, i dati relativi alla mobilità motorizzata risultano tendenzialmente stabili rispetto all’anno precedente: +0,8% per le prime iscrizioni di veicoli (motocicli +5,8% e veicoli trasporto merci +2,1%); +1,4% per il parco veicolare. Anche le percorrenze autostradali, sui circa seimila chilometri di rete in concessione, mostrano una sostanziale stabilità (+0,6%), con oltre 84 miliardi di km percorsi e un aumento dell’1,9% rispetto al 2018 solo per i veicoli pesanti. Forti segnali di aumento si hanno invece per la mobilità dolce, con incremento di vendite di e-bike e diffusione di altre forme di micromobilità.

Il costo sociale degli incidenti stradali 2019, secondo i parametri indicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a valori costanti 2010, risulta pari a 16,9 miliardi di euro, l’1% del Pil nazionale, dai 21,4 miliardi del 2010 (-21% in 10 anni). Tra il 2011 e il 2019 sono state risparmiate 6.035 vite umane mentre in termini economici si valutano oltre 9 miliardi di euro risparmiati per le sole vittime e 31,2 miliardi in totale.

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