Cronaca

Messina Denaro, Scarpinato: “Mettevamo microspie in tomba di famiglia, ma qualcuno lo avvisava”

L’ex magistrato Roberto Scarpinato ha rivelato alcuni dettagli sulle indagini realizzate in passato per tentare di catturare il boss Matteo Messina Denaro, arrestato il 16 gennaio a Palermo dopo 30 anni di latitanza.

Gli inquirenti erano arrivati a piazzare microspie nella tomba di famiglia dei Messina Denaro, senza però riuscire mai ad arrivare al pericoloso criminale di Castelvetrano.

“Qualcuno lo avvisava e arrivavamo dopo”

“Siamo arrivati a mettere le microspie nella tomba della famiglia Messina Denaro perché avevamo scoperto che la madre del boss quando faceva visita al marito parlava con lui ad alta voce – ha rivelato Scarpinato alla trasmissione “In Onda” su La 7 – Ma niente, arrivavamo sempre alla fine perché qualcuno ci anticipava e lo avvisava. Ora qualcosa è cambiata. Il futuro ci dirà cosa è cambiato”.