Ospedale blindato, spazio sanitario transennato. Matteo Messina Denaro, richiuso in regime di 41 bis nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila, per la prima volta è stato trasportato al San Salvatore per sottoporsi a degli esami specifici che non avrebbe potuto fare nell’ambulatorio allestito di fronte alla sua cella. Il tumore al colon va monitorato e va seguito il regolare iter delle cure.
II boss è stato trasferito in ospedale ieri, 28 febbraio, dalle 9 alle 16 per sottoporsi ad una tac e un ecocardiogramma nella struttura realizzata dopo il terremoto del 2009 in occasione del summit mondiale che ha portato in città i grandi della terra. L’ospedale era blindato, con un enorme spiegamento di forze per garantire la sicurezza. Lo spazio sanitario è stato transennato e in azione c’erano anche gli agenti del Gruppo operativo mobile (Gom), per l’occasione incappucciati, che hanno in carico l’ex latitante dal giorno dopo il suo arresto.
Gli esami a cui Matteo Messina Denaro si è dovuto sottoporre, servono a verificare lo stato della malattia e capire se la terapia sta funzionando. Da quanto si apprende le sue condizioni sono buone.
Ieri è stata la prima volta che il boss è stato portato in ospedale dal giorno della cattura. Finora, infatti, era stato curato e assistito in un ambulatorio realizzato difronte alla sua cella. Proprio lì ha già affrontato tre sedute di chemioterapia, ma non sono state allestite tac ed altre apparecchiature mediche. Ecco perchè è stato necessario il trasferimento al San Salvatore.