Messina, via le baraccopoli post terremoto grazie a Mara Carfagna - QdS

Messina, via le baraccopoli post terremoto grazie a Mara Carfagna

redazione web

Messina, via le baraccopoli post terremoto grazie a Mara Carfagna

giovedì 13 Maggio 2021

Il sindaco De Luca, "Il risanamento, dopo 112 anni, rappresenta una svolta epocale per la città". La Ministro per il Sud, la prefetto Di Stani commissario con tre anni di tempo per attuare il progetto

“Il risanamento è una svolta epocale per Messina”.

Lo ha detto il sindaco peloritano Cateno De Luca commentando l’annuncio della ministro per il Sud del Governo Draghi, Mara Carfagna, dell’inserimento nel Dl Covid un emendamento che finanza con cento milioni di euro di euro del Fondo Sviluppo e Coesione un intervento per eliminare le baraccopoli nate dopo il terremoto di Messina del 1908.

La prefetto di Messina Cosima Di Stani sarà nominata Commissario e dotato di una struttura tecnica e di supporto e avrà tre anni di tempo per la bonifica delle aree, la riqualificazione urbana e il ricollocamento dei residenti in nuove abitazioni.

Oggi De Luca incontrerà la Prefetto per “concordare le fasi di attuazione del Piano d’azione già avviato da questa amministrazione”.

“Nel giugno del 2018 – ha affermato De Luca in una nota – ho assunto quale punto imprescindibile del mio mandato l’impegno di risolvere definitivamente il problema socio-ambientale più grave in cui la città si dibatte ancora: la presenza da oltre cento anni di una baraccopoli in pieno centro urbano, estesa in nove ambiti da risanare per oltre 230 mila metri quadrati in cui vivono più di duemila nuclei familiari in condizioni di estremo degrado. Ottomila italiani che da oltre tre generazioni sopravvivono in baracche fatiscenti, prive di ogni requisito di salubrità e di sicurezza sismica”.

“Dal terremoto del 1908 a oggi – ha ricordato il Sindaco – si sono alternati 67 governi e in 112 anni il problema del risanamento non è mai stato risolto nonostante gli svariati interventi normativi finalizzati all’eliminazione delle strutture abitative incompatibili con il requisito dell’abitabilità. Ho reiterato nell’aprile scorso alle ministre Carfagna e Gelmini, e da ultimo alla Protezione civile e al presidente del consiglio, la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale sostenuta dagli accertamenti compiuti dall’Asp, che attestava la indifferibilità delle azioni a tutela della salute pubblica. La nomina di un commissario con poteri straordinari che agirà in deroga alle procedure amministrative ordinarie consentirà con una decisa accelerazione dell’iter amministrativo da seguire”.

Secondo Mara Carfagna l’intervento servità a “mettere la parola fine alla scandalosa vicenda delle baraccopoli di Messina”.

“Serviva – ha aggiunto – un atto di coraggiosa discontinuità normativa ed economica: sono orgogliosa di dire che il Governo lo ha compiuto, inserendo nel Dl Covid un emendamento che apre la strada a un intervento rapido e definitivo. 0Il commissario opererà con poteri straordinari, ovviamente nel rispetto della legge penale e delle norme antimafia, e avrà quattro mesi di tempo per tracciare il perimetro degli interventi e definire un piano d’azione”.

“Ho sempre visto la questione delle baraccopoli di Messina – ha aggiunto – come una ferita democratica di portata nazionale, sia per il numero di persone che interessa, sia per la storica difficoltà della politica di affrontarla e risolverla. La pandemia ha reso indifferibile l’intervento. Le migliaia di abitanti delle baraccopoli di Messina hanno lo stesso diritto di tutti gli italiani alla salute, all’acqua potabile, ad abitazioni, strade, servizi decenti: un grande Paese europeo e occidentale come siamo, ha il dovere morale prima che politico di cancellare le favelas e garantire dignità anche ai più poveri e fragili”.

Soddisfazione tra le fila di Forza Italia per il provvedimento del Governo Draghi.

“Grazie a Forza Italia e alla ministro per il Sud, Mara Carfagna – ha detto la senatrice di Forza Italia, Urania Papatheu -, è stato presentato a palazzo Madama un emendamento al decreto Covid per risolvere finalmente il problema delle baraccopoli nella città di Messina. Con lo stanziamento delle risorse, finalmente viene posta la parola fine a una vergognosa situazione di degrado. Baracche come favelas che vengono trasferite di padre in figlio sin dal terremoto che nel 1908 colpì la città dello Stretto. Una situazione inaccettabile a cui oggi noi diamo risposta”.

“Accolgo con soddisfazione – ha aggiunto il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè – la decisione del governo Draghi di stanziare ben cento milioni di euro per scrivere finalmente la parola fine sulla baraccopoli di Messina, una vergogna che risale a oltre un secolo fa. Un grazie di cuore alla ministro Mara Carfagna, che con la sua determinazione, è riuscita a fare inserire un emendamento presentato al Senato nell’ultimo decreto legge sul Covid. Un obiettivo raggiunto anche grazie al prezioso lavoro di Forza Italia che, soprattutto negli ultimi anni con l’azione politica dell’onorevole Matilde Siracusano, ha fatto giustamente diventare nazionale un tema per troppo tempo relegato solo alle cronache locali”.

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