Migranti, a terra i naufraghi del veliero, stavolta Mediterranea attacca, nuovi sbarchi fantasma - QdS

Migranti, a terra i naufraghi del veliero, stavolta Mediterranea attacca, nuovi sbarchi fantasma

Pietro Crisafulli

Migranti, a terra i naufraghi del veliero, stavolta Mediterranea attacca, nuovi sbarchi fantasma

domenica 07 Luglio 2019

E il Papa invoca, "corridoi umanitari dalla Libia". Incidente diplomatico tra il Ministero della Difesa e Salvini, contro il quale la Ong ha presentato un esposto alla Procura di Agrigento. La Guardia di Finanza sequestra la nave, il comandante Stella e il deputato Palazzotto indagati per favoreggianento dell'immigrazione clandestina. Ma la Procura precisa che è un "atto dovuto". Svelato il giallo dell'acqua. Zingaretti, "Invece di disertare i vertici europei si muovano per cambiare le cose". La Alan Kurdi a Malta, finalmente ok allo sbarco

Ancora una volta a Salvini tocca incassare.

Il Papa chiede corridoi umanitari

A cominciare dal monito di Papa Francesco, che stamattina, durante l’Angelus, ha detto, parlando della Libia, “Auspico che siano organizzati in modo esteso e concertato i corridoi umanitari per i migranti più bisognosi”.

Sbarcati a Lampedusa i naufraghi dell’Alex

E ieri, poco dopo la mezzanotte, il capo della Lega Nord e ministro dell’Interno, dopo aver predicato per giorni che non sarebbe accaduto, ha dovuto far sbarcare tutti i migranti dal veliero Alex per effetto del sequestro penale disposto di iniziativa dalla Guardia di Finanza.

Salvini ha sì, tentato di vendersi come grave il fatto che erano stati indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina il comandante del veliero – Tommaso Stella, 46 anni, milanese, skipper di successo, a lungo nell’equipaggio di Giovanni Soldini – e il capo missione di Mediterranea, il parlamentare di Sinistra italiana Erasmo Palazzotto. Ma poco dopo la Procura della Repubblica di Agrigento ha fatto sapere che si tratta soltanto di un “atto dovuto”.

Gli attacchi del Ministero della Difesa

Salvini ha dovuto incassare anche gli attacchi degli alleati di governo del M5s per il suo curioso comportamento nei confronti del ministero della Difesa che ieri aveva “offerto supporto per il trasporto dei migranti a Malta: se il Viminale avesse accettato, i migranti sarebbero già stati a Malta. È un mistero anche per noi il rifiuto espresso dal Viminale”.

E il ministero salviniano ha risposto piccato: “Si segnala che il supporto è necessario per bloccare le navi che vogliono portare i clandestini in Italia e non per aiutarle nel trasporto”.

Eppure era stata un’arzigogolata offerta di Salvini alla Alex quella di affiancarle una nave militare italiana per prendere a bordo una parte dei 41 e poi “scortarla” in sicurezza verso Malta. Dove, sperava probabilmente il capo della Lega Nord, la nave sarebbe stata posta sotto sequestro per via della legislazione più dura sugli interventi delle navi umanitarie

Il sottosegretario del M5s, “Si crede Maradona”

“Nel tentativo di nascondere l’evidenza – ha scritto su Facebook il sottosegretario agli esteri pentastellato Manlio Di Stefano – ieri qualcuno è arrivato ad attaccare direttamente i propri colleghi di governo inciampando in una gaffe dietro l’altra”.

“Se ti senti Maradona – ha aggiunto – e poi giochi come un Higuain fuori forma è un serio problema, perché di mezzo c’è il Paese. Non si può dire che è sempre colpa degli altri”.

La difesa di chi salva le vite

“Noi dobbiamo tornare in mare immediatamente e non abbiamo alcuna intenzione di fermarci” ha detto la portavoce di Mediterranea Human Savings Alessandra Sciurba nel corso della conferenza stampa svoltasi stamattina a Lampedusa.

“Vogliamo continuare a denunciare – ha aggiunto – che i trafficanti vengono pagati due volte, direttamente dai migranti e indirettamente dal governo italiano con le sue politiche”.

“Inaccettabile essere accomunati ai trafficanti di esseri umani”

“È inaccettabile essere accomunati ai trafficanti di esseri umani. Un’accusa infamante che respingiamo al mittente. Il senatore Salvini che lo ha fatto stamani pubblicamente ne dovrà rispondere nelle opportune sedi giudiziarie.”

E riferendosi alla dichiarazione di Salvini secondo cui il gommone dal quale la Axel ha salvato i naufraghi non era in difficoltà, ha risposto: “Vorrei che vi trovaste davanti a un gommone con cinquanta0 persone a bordo, con bambini, alcuni piccolissimi, e dire ‘Non ci sono problemi’. Come si può essere così cinici e crudeli pur di fare propaganda politica?”.

Respinte punto per punto le accuse di Salvini

Incontrando i cronisti i rappresentanti di Mediterranea hanno replicato punto su punto alle dichiarazioni di Salvini sostenendo di avere subito accettato la proposta di portare i 59 migranti a Malta, purchè venissero rispettate le condizioni di sicurezza per tutte le persone a bordo.

A cominciare dal loro trasbordo sulle motovedette italiane o maltesi.
“Ci è stato risposto – ha spiegato Palazzotto – che sette di loro dovevano restare a bordo della nostra imbarcazione e che prima di entrare in acque territoriali maltesi sarebbe stato effettuato nuovamente il trasbordo di tutti i migranti sulla Alex, una barca che può navigare con un numero massimo di 18 persone costretta ad averne 70 in spregio a qualunque norma di sicurezza. Ci sono le telefonate e le mail con Mrcc di Malta e Roma che testimoniano tutto ciò. La verità è che siamo stati messi nelle condizioni di potere dire solo no”.

Chiarito anche il “giallo dell’acqua”

Stremati, senza acqua, disidratati, a bordo di un veliero con servizi igienici inservibili: questa era la situazione a bordo della Alex ferma per ore in acque internazionali con a bordo 41 persone.

“I rifornimenti di acqua erano terminati, i bagni inservibili. La situazione al collasso e l’unica scelta possibile per la sopravvivenza era quella di forzare il blocco” hanno spiegato.

E oggi è stato chiarito anche il “giallo dell’acqua”: la Axel aveva chiesto acqua dolce per riempire i serbatoi e far funzionare i servizi igienici, la Guardia costiera, invece, aveva portato duecento bottiglie che, visto il gran numero di persone a bordo, non sarebbe stato possibile stivare.

Le lacrime dei naufraghi all’attracco

Il veliero era infine entrato nel pomeriggio nel porto di Lampedusa, forzando il blocco posto dall’Italia. E, all’attracco, qualcuno tra i naufraghi era scoppiato a piangere, stremato dall’ansia, dal caldo e dall’attesa.

“Salvini voleva il nostro scalpo”

“C’è stata una chiara volontà politica di non darci altra possibilità. La decisione di dirottarci a Malta era pura propaganda politica che voleva trattare le persone come sacchi di patate. Salvini voleva solo il nostro scalpo” hanno spiegato Alessandra Sciurba ed Erasmo Palazzotto.

“Il problema – ha detto la Sciurba – era dimostrare quanto si era forti: siamo stati lasciati tante ore sotto i miasmi, è stata una vera vessazione. Ci siamo chiesti se siamo ancora in un Stato di diritto. Abbiamo violato un decreto incostituzionale e lo abbiamo fatto per stato di necessità. Ci sono governi che non si danno più un limite nella legittimità dei valori costituzionali”.

“Le persone scese erano numerate come merce – ha aggiunto – un ragazzo era stato due anni in un campo libico e il fratello era stato ucciso sotto i suoi occhi. Non siamo noi a doverci preoccupare di violazioni e siamo sempre stati disponibili a trasbordare i naufraghi su navi italiane o maltesi per il trasporto a Malta. Ma c’è stata una volontà politica di non darci nessuna possibilità”.

Da Mediterranea un esposto alla Procura di Agrigento

Un esposto alla Procura di Agrigento sulle procedure seguite nei confronti della Alex, è stato presentato dai legali di Mediterranea Human Savings. Secondo l’esposto l’intimazione ad andare a Malta come “porto sicuro” avrebbe messo in pericolo la vita dei migranti soccorsi dalla Ong.

Il capo missione Palazzotto ha anche reso noto che, subito dopo l’ingresso dell’imbarcazione nelle acque territoriali italiane, gli è stato contestato di non essersi fermato all’alt imposto da nave da guerra, lo stesso reato per il quale era stata arrestata la comandante della Sea Watch Carola Rackete poi ritenuto insussistente dalla Gip di Agrigento Alessandra Vella.

“Valuteremo nelle prossime ore con i nostri legali quali iniziative adottare per reagire di fronte a quello che si configura come un vero e proprio sequestro di persona”.

Continuano gli sbarchi fantasma nel trapanese

E mentre Salvini continua il teatrino contro le Ong, ancge oggi quindici migranti, tra cui alcuni minorenni, di probabile nazionalità tunisina, sono stati intercettati dall’equipaggio di un mezzo navale della Guardia di finanza su un gommone 25 miglia a sud di Mazara del Vallo, città in cui sono stati portati.

Zingaretti, “Basta teatrini, intervenire a livello europeo”

In una nota il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti ha chiesto che “Finisca questo surreale e macabro gioco sulla pelle di esseri umani: invece di disertare i vertici europei si muovano per cambiare le cose”.

Ma da quest’orecchio Salvini non ci sente, altrimenti vedrebbe cadere il suo principale strumento di propaganda.

Prova ne sia che ieri nemmeno il ministro degli Interni tedesco Horst Seehofer, che ha scritto al collega Salvini, chiedendo di rivedere la sua politica migratoria, ha avuto risposte concrete.

E Salvini ha ignorato anche il fatto che la Germania si fosse detta pronta ad accogliere i migranti a bordo delle due navi delle ong al largo di Lampedusa, oltre alla Alex anche la ‘Alan Kurdi’, a cui ieri una motovedetta della Guardia di Finanza ha notificato il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque territoriali italiane.

La Alan Kurdi a Malta, finalmente ok allo sbarco

Ieri sera la Alan Kurdi, con 65 naufraghi a bordo, aveva cambiato rotta verso Malta, lasciando le acque al largo di Lampedusa.

“Non possiamo aspettare finchè lo stato di emergenza non prevale”, aveva fatto sapere la ong Sea Eye.

Ma non è finita bene: “Mentre la Alan Kurdi è in attesa fuori dal porto chiuso di Malta, tre dei migranti a bordo sono collassati per il caldo e sono sottoposti a cure mediche acute” ha reso noto la Ong, aggiungendo: “abbiamo urgentemente bisogno di assistenza medica e di un porto sicuro per tutti quelli a bordo in modo da prevenire il peggio”.

Dopo diverse ore è finalmente attivato il via libera dal governo di Malta allo sbarco dei 65 migranti.

Saranno poi tutti ricollocati in altri Paesi europei, ha fatto sapere il premier Joseph Muscat.

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