Migranti, Alarm Phone, trecento morti negli ultimi due mesi - QdS

Migranti, Alarm Phone, trecento morti negli ultimi due mesi

redazione web

Migranti, Alarm Phone, trecento morti negli ultimi due mesi

giovedì 02 Gennaio 2020

Pubblicato il dossier bimestrale che fa riferimento al periodo che va dal 28 ottobre al 22 dicembre 2019. Documentate violazioni dell'Ue. "Temiamo almeno cinque casi di respingimenti illegali". Le barche riportate a forza in Libia

“Novantacinque chiamate dal Mediterraneo, 3.184 migranti coinvolti. Circa 1.896 hanno raggiunto l’Europa. Più di trecento persone sono morte o disperse”.

Questo il bilancio degli ultimi due mesi del 2019 stilato da Alarm Phone, il servizio telefonico a disposizione delle imbarcazioni in difficoltà nel Mediterraneo.

Il maggior numero di vittime si registra nel Mediterraneo centrale.

“Negli ultimi due mesi – ha scritto Alarm Phone – abbiamo documentato violazioni di diritti umani da parte dell’Unione Europea e dei sui alleati: respingimenti nel Mediterraneo centrale nell’Egeo, refoulement by proxy, o ritardi nelle operazioni di soccorso”.

Il report di Alarm Phone fa riferimento al periodo che va dal 28 ottobre al 22 dicembre 2019.

Nel Mar Egeo sono state segnalate “sessanta barche in pericolo con circa 1.347 persone”.

Di queste, 38 barche con circa 834 persone hanno raggiunto la Grecia, mentre 22 barche con circa 513 persone sono state riportate in Turchia.

“Temiamo almeno cinque casi di respingimenti illegali”, si legge nel documento. Nel Mediterraneo centrale, invece, segnatale 19 barche in pericolo con 1.269 persone.

“Tredici barche con 786 persone a bordo – contina il dossier – sono state soccorse e portate in Europa, di cui nove da Ong. Tre barche con circa 219 persone sono state portate a forza in Libia. Tre barche con 264 persone sono naufragate o disperse”.

Nel Mediterraneo occidentale, infine, sono state segnalate “Sedici barche in pericolo con 568 persone. Nove barche con circa 249 persone sono state soccorse e portate in Spagna, sette alle Canarie. Sei barche con 246 persone sono state riportate in Marocco, inclusa una naufragata (con sette morti). Una barca con 73 persone è dispersa”.

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