Migranti: annullata l'espulsione di Paul, nuovo caso a Gela - QdS

Migranti: annullata l’espulsione di Paul, nuovo caso a Gela

redazione

Migranti: annullata l’espulsione di Paul, nuovo caso a Gela

sabato 08 Giugno 2019

A Palermo il Giudice di Pace ha accolto la richiesta dell'avvocato del ganese, ma nel Nisseno rischia la stessa sorte un migrante eroe. E le città italiane aderiscono al #WithRefugees dell'Unhcr

Accogliendo il ricorso dell’avvocato Giorgio Bisagna, il giudice di pace di Palermo ha annullato, per un vizio di forma, il decreto di espulsione del ghanese Paul Yaw che era stato emesso dalla Prefettura lo scorso 26 aprile.

Paul vive a Palermo da oltre 17 anni.

Contro il provvedimento il missionario laico Biagio Conte (nella foto con Paul) aveva effettuato un lungo sciopero della fame affianco del ghanese, ospite da anni della missione Speranza e carità.

Il missionario aveva interrotto il digiuno dopo l’ordinanza presidenziale del Tar che aveva sospeso il provvedimento con cui il questore non aveva accolto la richiesta di permesso di soggiorno presentata dal migrante, fissando l’udienza di merito all’11 giugno.

In vista dell’udienza, ogni pomeriggio nella missione si prega perchè Paul Yaw possa rimanere in Italia.

“Siamo certamente contenti – ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – di questo risultato, che non cambia però la sostanza e il motivo dell’impegno che tanti, anche con la formidabile e delicata presa di posizione di Biagio Conte, abbiamo assunto in queste settimane”.

“Occorre – ha aggiunto – proseguire nell’impegno per i diritti di tutti i Paul, di tutte le persone che rischiano di essere vittime di leggi e provvedimenti inumani e che si pongono in aperto contrasto con il dettato della nostra Costituzione”.

E a rischiare l’espulsione è anche un altro migrante salito alla ribalta della cronaca per aver salvato, mercoledì scorso, una vita a una donna.

Si tratta del trentanovenne senegalese Khadim Hgom per tanti anni residente nell’Agrigentino e adesso a Gela.

Il fatto è avvenuto a Gela, nel Nisseno, dove era stato allestito un mercatino pianta e spianta: l’esplosione di una bombola nel camion di un ambulante che vendeva polli allo spiedo, ha causato numerosi feriti gravi, ricoverati ora, con prognosi riservata, in diversi ospedali della Sicilia.

Khadim Hgom non ha esitato ad avvicinarsi a una donna con i vestiti in fiamme per spegnere il fuoco con le mani, ustionandosi a sua volta.

Khadim, ben integrato, rischia però di dovere abbandonare l’Italia per le stesse ragioni di Paul.

Per questo il avvocato, Leonardo Marino, del foro di Agrigento, sta predisponendo una memoria, indirizzata all’Ufficio immigrazione della questura di Caltanissetta, chiedendo che l’aiuto alla donna avvolta dal fuoco venga preso in considerazione, come accaduto in passato per fatti simili.

Intanto Alba, Bergamo, Bologna, Milano, Napoli, Palermo e Torino: sono le città italiane che hanno già aderito alla campagna #WithRefugees dell’Unhcr, che vuole esprimere la propria solidarietà verso i rifugiati.

In vista della Giornata mondiale a loro dedicata, che si celebrerà il venti giugno, già oltre 150 città nel mondo hanno sottoscritto l’appello lanciato dalle Nazioni unite a favore di chi trova asilo in un altro Paese per sfuggire a guerre, persecuzioni e povertà.
“Noi, sindaci e autorità locali di tutto il mondo, stiamo dalla parte dei rifugiati. Il ruolo che città e province giocano nel creare comunità inclusive e nell’alimentare la speranza non è mai stato così importante”, si legge nella dichiarazione comune.

“L’accoglienza dei rifugiati crea opportunità di crescita economica, civile e sociale. La varietà di esperienze e di idee portate dai rifugiati favorisce creatività e innovazione”, continuano i primi cittadini, che citano come esempi positivi lo scienziato Albert Einstein e il cofondatore di Google Sergey Brin. “Le soluzioni alle crisi di rifugiati vengono innanzitutto sviluppate a livello locale e necessitano del contributo di tutti: città, quartieri, e individui”, afferma l’appello, che rimane aperto a ulteriori sottoscrizioni.

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