Migranti: caso Paul, tre imprenditori pronti ad assumerlo - QdS

Migranti: caso Paul, tre imprenditori pronti ad assumerlo

redazione

Migranti: caso Paul, tre imprenditori pronti ad assumerlo

mercoledì 15 Maggio 2019

Dopo la sospensione da parte del Tar dell'espulsione del ghanese che da dieci anni vive a Palermo, Biagio conte ha interrotto lo sciopero della fame. Ma un aderente a Pax Cristi di Cagliari ne ha iniziato un altro

Dopo che ieri a tarda sera il Tar di Palermo in sede presidenziale ha sospeso il provvedimento con il quale il Questore aveva rigettato la richiesta di permesso di soggiorno del ghanese Paul Yaw, 51 anni, il missionario laico Biagio Conte, da 16 giorni in sciopero della fame, ha sospeso la protesta.

E oggi pomeriggio il fondatore di Speranza e carità ha incontrato la stampa nella sede della Missione – dove da dieci anni ospita Paul – per spiegare le iniziative che intende portare avanti sul tema dell’accoglienza.

“Ho sospeso lo sciopero della fame – ha detto Biagio Conte – Ma sono pronto a riprendere la lotta fino a morire per la difesa dei diritti di Paul e dei migranti”.

E la strada seguita da Conte è stata intrapresa, a Cagliari, da Antonello Repetto, aderente a Pax Christi italiana, che ha iniziato uno sciopero della fame nonostante la decisione del Tar.

“Il decreto – ha spiegato – è solo sospeso. Abbiamo vinto una battaglia, ma non la guerra. Per questo, sotto controllo medico, andrò avanti con lo sciopero della fame fino a quando non mi sosterranno le forze”.

Intanto tre imprenditori si sarebbero fatti avanti per assumere Paul Yaw e proprio questo sarebbe stato uno degli elementi chiave alla base del provvedimento di sospensione del Tar.

“Sono soddisfatto, è un passo avanti – ha detto Giorgio Bisagna, legale di Paul-, vedremo come andrà l’udienza l’undici giugno. Auspico che le esigenze umanitarie rappresentate vengano raccolte dalla Questura di Palermo”.

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