Migranti, catturata una barca degli scafisti tunisini - QdS

Migranti, catturata una barca degli scafisti tunisini

redazione web

Migranti, catturata una barca degli scafisti tunisini

lunedì 29 Giugno 2020

Bloccata davanti a Licata, dopo aver fatto scendere a terra una ventina di persone. Tunisino arrestato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Altri 28 migranti sbarcati a Lampedusa. Mediterranea ne salva 43 seguendo il protocollo anti-covid

La Guardia costiera è riuscita a catturare, nelle acque antistanti Licata (Agrigento), un’imbarcazione degli scafisti, lunga circa dieci metri, che aveva appena fatto scendere a terra una ventina di migranti e aveva ripreso il largo.
Qualcuno se n’è accorto e ha fatto scattare l’allarme e la risposta della Guardia costiera è stata immediata.

Uno scafista, di origini tunisine, è stato arrestato e la Procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, e Capitaneria di porto, coordinata dal capitano di fregata Gennaro Fusco, gli hanno contestato il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Il “barchino” ha portato quasi fino a riva, in contrada Nicolizia, nell’area di Mollarella, i migranti. E i poliziotti del commissariato di Licata sono riusciti a bloccarne una decina. In un primo momento le fonti parlavano dell’arrivo di settanta migranti, poi testimoni oculari hanno precisato che erano al massimo una ventina.

Le motovedette hanno inseguito e bloccato il barcone che stava facendo rotta verso la Tunisia. Il natante è stato posto sotto sequestro e rimorchiato dalla Guardia costiera fino al porto di Licata.

Lo scafista alla guida della barca mare prima di essere bloccato s’è disfatto in mare aperto, in quello che è stato un maldestro tentativo di fuga, di un Gps.

L’apparecchio però è rimasto a galla ed è stato recuperato dai militari della Capitaneria.

Soccorsi in 28 dalla Guardia costiera vicino Lampedusa

La Guardia costiera ha inoltre trasbordato su una motovedetta e condotto a Lampedusa un gruppo di 28 tunisini. I migranti sono stati accompagnati all’hotspot di contrada Imbriacola da dove ieri erano state trasferite ottanta persone che con il traghetto di linea sono giunti in serata a Porto Empedocle.

Mare Jonio ne salva 43 in acque internazionali

Intanto stamattina alle 6.20 la nave Mare Jonio ha soccorso 43 persone, tra cui due donne e diciassette minori non accompagnati, a quaranta miglia a Nord di Zuara.

I migranti salvati, provenienti da diversi paesi africani e asiatici, si trovavano a bordo di un vascello in vetroresina alla deriva e che imbarcava acqua e rischiava l’affondamento, in acque internazionali ma in zona Sar libica, dove in questi giorni le milizie libiche avrebbero effettuato respingimenti. Il natante è stato individuato grazie al radar di bordo della Mare Jonio.

Il soccorso seguendo il protocollo anti-covid

“Le 43 persone sono adesso al sicuro a bordo della nave di Mediterranea – si legge in una nota della Ong – e risultano in discrete condizioni di salute, nonostante disidratazione, insolazioni, spasmi muscolari dovuti al lungo periodo di navigazione. Alcuni tra loro hanno anche ustioni da acqua salata e benzina. Le operazioni di soccorso e accoglienza sono state condotte dal nostro personale con dispositivi di protezione antivirali, antibatteriologici e di biocontenimento nel rigoroso rispetto del protocollo di sicurezza covid-19 adottato a bordo. I naufraghi sono stati immediatamente sottoposti a triage da parte del nostro personale medico-sanitario”.

Le Autorità marittime italiane sono state tenute costantemente aggiornate durante e dopo le principali fasi del soccorso.

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