Il Centro Astalli fa suo l’appello di mons. Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, “nel chiedere a istituzioni nazionali e sovranazionali, di non perdere altro tempo. Salvare chi rischia la vita in mare, in assenza di alternative legali per entrare in Europa, è dovere umanitario non derogabile. I dati del Ministero dell’Interno ci dicono che nel 2021 sono arrivati via mare in Italia 30mila migranti”. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, ribadisce: “La situazione del Mediterraneo va affrontata con tempestiva risolutezza e mettendo al centro diritti umani e dignità dei naufraghi. Si tratta di un numero che fa gridare all’emergenza e all’invasione solo chi fa della paura e della demagogia gli unici strumenti da usare nel dibattito politico e mediatico. È necessario un nuovo patto sociale in cui autorità nazionali, enti locali e cittadini insieme decidano di porre fine all’ecatombe di uomini, donne e bambini in cerca di salvezza e accolgano in maniera diffusa in tutti i territori i migranti. In questo modo l’impatto che si avrebbe sulle comunità locali sarebbe minimo e non rappresenterebbe un onore o un’emergenza per nessuno”.
Ponte sullo Stretto, l'avvio dei lavori è alle porte: la conferenza il 16 aprile
di Redazione
Si tratta del primo passo operativo che segna l’inizio delle attività per la messa a punto dei cantieri entro l’anno. ...