Politica

Migranti e contagi, la ministro Lamorgese chiama Martello

“Mi ha chiamato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e che si farà portavoce con il Presidente del Consiglio per un incontro sulle nostre richieste: non lasceranno Lampedusa da sola, ed è sotto gli occhi di tutti l’operazione massiccia attuata dal Governo per trasferire, rapidamente, tutti i migranti presenti nell’hotspot”.

La dichiarazione rilasciata ieri a tarda sera dal sindaco di Lampedusa Totò Martello, dopo che nel corso della giornata sull’isola era giunto un altro centinaio di migranti, si deve anche alla notizia che Viminale e Protezione civile stanno lavorando per mettere a disposizione un’altra nave-quarantena oltre alla Moby Zazà, da collocare tra Calabria e Sicilia. La presidente della Regione Calabria, Iole Santelli di Fi, minaccia infatti di vietare gli approdi.

Si sta individuando la modalità per mettere a disposizione la nave nel più breve tempo possibile, attraverso una trattativa privata o una requisizione, senza passare per la gare.

Videoconferenza con i Paesi Ue e Africani

Sul fronte internazionale per oggi è fissata una videoconferenza della ministro Lamorgese con i commissari Ue e i ministri dell’Interno di Germania, Francia, Spagna, Malta, Libia, Tunisia, Algeria e Marocco per affrontare l’emergenza umanitaria e sanitaria.

Inoltre il Ministero dell’Interno ha rafforzato i presidi di sorveglianza delle strutture attualmente utilizzate per l’isolamento dei migranti.

Musumeci polemico con il Governo centrale

Intanto il presidente della Regione Nello Musumeci, che sabato si è recato in elicottero a Lampedusa con l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza per constatare la situazione dopo l’arrivo di centinaia di migranti, è intervenuto polemicamente nei confronti del Governo centrale.

“E’ diventato insopportabile – ha detto – il silenzio di Roma con chi ha la responsabilità costituzionale di tutelare la salute dei siciliani e viola il principio di leale collaborazione cui anche il premier Conte dice di uniformarsi. O si concorda, sul piano sanitario, ogni azione con la Regione o non siamo più disponibili a essere chiamati solo a supplire le gravi omissioni del governo centrale. Si diano una regolata!”.

La riscrittura dei “Decreti sicurezza” e la rivolta della destra

Sul fronte politico, mentre la maggioranza si appresta a riscrivere i cosiddetti “Decreti Sicurezza” di Salvini, è ripartito, dopo gli sbarchi favoriti dal bel tempo a Lampedusa, l’attacco del centrodestra sui migranti, legando il tema ai contagi del coronavirus.

Con qualche forzatura.

Proprio il capo della Lega Nord ha infatti scritto su Facebook: “Ci sono decine di nuovi casi di immigrati positivi al virus, Lampedusa è al collasso, non c’è nessuna traccia dei ricollocamenti, è sparito il famoso accordo di Malta e i rimpatri con la Tunisia sono bloccati con la scusa del Covid. Questo governo mette in pericolo l’Italia”.

La notizia, ovviamente, va letta in un contesto più ampio. Dai dati forniti dal Ministero della Salute, infatti, risulta che sono stati 234 i nuovi contagiati da coronavirus tra sabato e domenica, in netta risalita rispetto al giorno prima. La maggioranza dei contagi è stata registrata in Lombardia, dove sono state registrate otto delle nove vittime, anche queste in risalita.

Nel dettaglio, dei nuovi contagiati, 77 sono in Lombardia (32,9%) e 71 in Emilia Romagna (30,3%); se ne registrano 28 in Calabria, i migranti sbarcati nel Reggino.

FdI, a Lampedusa situazione esplosiva

Dal canto loro Salvo Pogliese e Giampiero Cannella, coordinatori regionali di Fratelli d’Italia rispettivamente per la Sicilia orientale e occidentale, hanno giustamente sottolineato “il silenzio del governo nazionale e delle forze parlamentari che lo sostengono, ma anche la consueta cinica indifferenza dell’Unione Europea” per gli ultimi sbarchi, che avrebbero fatto “saltare ogni misura anti Covid”.

Tutto ciò con il rischio di un aumento di contagi nell’isola “che paga anche stavolta un prezzo altissimo”.

Secondo gli esponenti di FdI si tratta di “un’ulteriore dimostrazione dell’incapacità di questo governo a farsi ascoltare nelle sedi europee e ad agire con lucidità per difendere i propri confini; che non tutela quanti sono in prima linea per presidiare i tanti rivoli di un fiume in piena di migranti che arrivano indiscriminatamente in Sicilia, creando difficoltà aggiuntive a quelle del post covid, sia per la ripresa del turismo sia per la popolazione”.

Corrao (M5s), situazione complessa, neanche Salvini riuscì

L’eurodeputato pentastellato Ignazio Corrao ha risposto che “le parole degli esponenti del centrodestra in Italia sono ancora una volta da stigmatizzare: peraltro appare oltremodo buffo sentire esponenti politici come Salvini attaccare la gestione dei migranti operata dal governo, visto che lo stesso Salvini ha ricoperto l’incarico di ministro degli interni fino a poco tempo fa senza ovviamente riuscire a risolvere una questione che è estremamente complessa”.

“A parole – ha aggiunto – sono bravi tutti. Nei fatti invece quando aveva il ruolo per incidere, Salvini è stato assente o ininfluente sui tavoli negoziali europei, dove si discuteva della redistribuzione dei migranti e si lavorava sul tema”.

“Il traffico di esseri umani verso le nostre coste – ha concluso – non lo risolvi con tweet e comunicati”.

Gelmini (Fi), situazione fuori controllo

Ma tweet e comunicati sono continuati ad arrivare: Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera ha focalizzato il suo attacco sui “positivi al Covid arrivati a Roccella Jonica, in Calabria”.

“In queste ore – ha scritto in una nota la Gelmini – il sindaco di Lampedusa Martello e la governatrice della Calabria Jole Santelli, giustamente, mettono in guardia il Governo: la situazione è fuori controllo”.

E poi si svela: “nei giorni scorsi il Governo ha lasciato trapelare la volontà politica di picconare e riscrivere i decreti sicurezza, ed ecco che sono ripresi, per la felicità di scafisti e mercanti di uomini, i viaggi della speranza: siamo nuovamente in emergenza”.

Gasparri(Fi), politiche di Conte fallimentari

Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha incitato i presidenti delle Regioni “Jole Santelli e Nello Musumeci” a “bloccare personalmente e direttamente gli sbarchi in Calabria e in Sicilia per tutelare le popolazioni delle loro Regioni”.

“Oramai – ha detto – siamo alla resa totale del governo Conte che preferisce i clandestini ai turisti”.

E anche lui si svela, affermando che “smantellamento dei decreti sicurezza e politica di apertura a sanatorie per gli immigrati, incoraggiano i trafficanti di persone”.

Lampedusa, centosette sbarcati, sessanta verso Pozzallo

A Lampedusa, intanto, ieri sono approdati prima un barcone con 68 migranti e poi un secondo con 39.

La Guardia costiera poi, ha agganciato, in acque italiane, una terza imbarcazione con a bordo sessanta persone e sta facendo rotta verso Pozzallo (Ragusa).

Sempre a Lampedusa, durante la notte tra sabato e domenica, erano invece arrivati altri trenta tunisini.