Migranti e integrazione, a Catania formazione per oltre 160 operatori - QdS

Migranti e integrazione, a Catania formazione per oltre 160 operatori

redazione

Migranti e integrazione, a Catania formazione per oltre 160 operatori

mercoledì 16 Settembre 2020

Prende il via il progetto di inclusione sociale finanziato dal Fami e promosso dal Comune

CATANIA – Cinquecento ore di formazione, 10 corsi e un progetto europeo che guarda Catania come una città innovativa in cui sperimentare nuovi approcci e metodi operativi per accogliere e includere. È questa la prima fase del progetto “Catania” (da leggere come un acronimo che sta per Capacitybuilding Temi e Approcci nuovi per l’integrazione e l’accoglienza), finanziato dal Fami (Fondo asilo, migrazioni e integrazione), che dal 9 novembre riunirà in un’agorà fatta di formazione e confronto, operatori del Comune di Catania, della Prefettura, ospedaliere, del Comando dei carabinieri, del Centro per l’Impiego, delle Case circondariali, dell’Istituto penale per i minorenni, dell’Udepe e dell’Ussm, del Centro per l’istruzione adulti e del Tribunale per i minorenni.

Più di 160 operatori si confronteranno con i maggiori esperti italiani ed europei su numerose tematiche legate all’accoglienza. Dal tema giuridico-normativo a quello geopolitico, dalla dimensione socio-culturale a quella sanitaria, il progetto punta a rafforzare non soltanto il sistema di accoglienza, garantendo maggiore qualità ed efficienza ai servizi pubblici per l’immigrazione, ma anche a creare dei percorsi virtuosi che guardano alle migrazioni come un’occasione di crescita per i territori e le comunità.

“Siamo molto orgogliosi – dichiara Giuseppe Lombardo, assessore ai Servizi sociali del Comune di Catania – di ospitare e promuovere nella nostra città un progetto che fa dell’inclusione uno strumento fondamentale di sviluppo. È importante, specie in questo tempo, offrire agli operatori delle amministrazioni pubbliche e a coloro i quali svolgono quotidianamente un lavoro di accoglienza, un percorso formativo di qualità che permetta di continuare ad accogliere in sicurezza. Catania si conferma uno dei principali punti di accesso del Mediterraneo all’Europa, ospitando la più alta presenza di stranieri residenti in Sicilia, questa fotografia ci spinge a rafforzare sinergie reali con le realtà sociali che operano sul territorio per garantire operatività ed efficienza al nostro sistema di inclusione”.

Il progetto promosso dal Comune di Catania è realizzato con il contributo delle organizzazioni non profit e del volontariato sociale: Consorzio Il Nido, Consorzio Sol.Co., cooperativa sociale Prospettiva, Associazione Eris e le cooperative sociali Fenice e Marinella Garcia.

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