Migranti, in Italia 5,2 milioni di stranieri, meno ingressi per lavoro - QdS

Migranti, in Italia 5,2 milioni di stranieri, meno ingressi per lavoro

redazione

Migranti, in Italia 5,2 milioni di stranieri, meno ingressi per lavoro

sabato 28 Settembre 2019

Diffuso ieri il XXVIII Rapporto Immigrazione 2018-19 di Caritas e Migrantes. Al 1° gennaio 2019 la comunità più consistente è quella romena

ROMA – Nell’anno scolastico 2017/2018 gli alunni stranieri nelle scuole italiane sono 841.719 (9,7% della popolazione scolastica totale), in aumento di 16 mila unità rispetto all’anno scolastico 2017/2018. Lo si legge nel XXVIII Rapporto Immigrazione 2018-2019 presentato ieri a Roma da Caritas e Migrantes.

I dati attestano, inoltre, che ben il 63,1% degli alunni con cittadinanza non italiana è nato in Italia. Il settore della scuola primaria è ancora quello che registra il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana.

L’incidenza degli alunni stranieri sul totale della popolazione scolastica varia in modo significativo in ragione della maggiore capacità attrattiva nei confronti delle famiglie straniere di alcune regioni e province.

È ancora la Lombardia a registrare il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana (213.153). Seguono Emilia-Romagna, Veneto, Lazio, Piemonte e Toscana.

Dal Rapporto emerge inoltre che l’Italia, con 5.255.503 cittadini stranieri regolarmente residenti (8,7% della popolazione totale residente in Italia) si colloca al terzo posto nell’Unione Europea. Diminuiscono gli ingressi per motivi di lavoro, mentre aumentano quelli per motivi di asilo e protezione umanitaria.

Nel corso del 2017 sono stati celebrati 27.744 matrimoni con almeno uno dei coniugi straniero (+14,5% del totale dei matrimoni), in aumento rispetto al 2016 (+8,3%).

Nel 55,7% dei casi si tratta dell’unione di uomini italiani con donne straniere. Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna raccolgono il 37,4% del totale nazionale dei matrimoni misti.

Nel 2018 sono 65.444 i bambini nati da genitori entrambi stranieri (14,9% del totale delle nascite), in calo rispetto al 2017 (-3,7%), anche per effetto della diminuzione dei nuovi arrivi, e quindi dei flussi femminili in entrata, con il risultato che la popolazione straniera residente in Italia si presenta “invecchiata” rispetto al passato.

I dati al 31 dicembre 2018 relativi alle acquisizioni di cittadinanza attestano una flessione rispetto all’anno precedente (-23,2%), con 112.523 acquisizioni di cittadinanza di cittadini stranieri residenti.

Al 31 dicembre 2018 i detenuti stranieri presenti negli istituti penitenziari italiani sono 20.255, su un totale di 59.655 persone ristrette (33,9%).

L’incidenza della componente straniera sulla popolazione carceraria totale appare sostanzialmente stabile. Pressoché immutata è anche la presenza femminile, con 962 donne recluse, pari al 4,5% dei detenuti di origine straniera.

La nazione più rappresentata è il Marocco (3.751 detenuti). Seguono, distanziate, Albania (2.568) e Romania (2.561). Nelle sezioni femminili spiccano, invece, le detenute provenienti da Romania (227) e Nigeria (204), le quali, da sole, rappresentano il 44% delle recluse straniere.

La componente straniera si colloca nelle fasce più giovani della popolazione carceraria.

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